dal 25/06/2011 al 04/09/2011 - Mondo Bizzarro Gallery, Roma
L'erotismo fotografato e dipinto da Jan Saudek è una canzone dolorosa che si insinua nella mente, è una notte insonne trascorsa a guardare la nebbia, è lo sguardo di un senzatetto, è un grido che si propaga per le strade di Praga.
E' un erotismo che gioca sul filo della provocazione, che inganna e imbarazza l'osservatore, accompagnandolo nel mondo onirico e difficilmente interpretabile di questo artista ceco. Un erotismo impossibile da imbrigliare che ha fatto del corpo femminile un'icona di sensualità malinconica, ricercata tra le pieghe del corpo stesso della donna, implorata dall'autore che orna la sua musa ispiratrice, la moglie e modella Sara Saudek, con ritmi evanescenti e contorni sfumati rendendo così meno delineata la distinzione spazio temporale all'interno della quale è collocata la modella.
L'erotismo investe anche i caratteri infantili di bambini e adolescenti, lasciando sbigottito l'osservatore solitamente incatenato dalle regole che la società impone. Accostarsi alle opere di Jan Saudek significa abbandonare le suddette regole e lasciarsi trascinare dall'inafferrabile mondo onirico di questo grande artista.
Saudek parte da una fotografia in bianco e nero per poi dipingerla con acquerelli, regalandole un'identità nuova grazie ai sentimenti che agitano il suo animo. E' così che Saudek rende indefinibile ciò che era distinto nella fotografia, esaspera i particolari, sfuma i contorni, fa emergere una rete archetipica sfuggente ma affascinante.
Accanto alle opere di Saudek, troviamo anche le fotografie scattate dalla moglie Sara che appaiono cariche di quella serenità, di quella leggerezza e, se vogliamo, anche di quell'ironico equilibrio che mancano nell'arte di Saudek. Non è un demerito verso l'artista ceco, sono solo due punti di vista, quello di Jan e di Sara, di guardare la realtà e di amarla come meglio riescono.
La realtà raccontata da Jan e Sara Saudek è un viaggio che non vuole avere una meta definita, nessuna destinazione, niente da precludere alla nostra anima curiosa che ha sete, così tanta sete, di vivere.
Per chi fosse interessato al corpo femminile come simbolo di seduzione, malizia e innocente dolcezza vi rimando alle opere di Danni Shinya Luo in mostra a MondoPop Roma.
Per chi fosse interessato al corpo femminile come simbolo di seduzione, malizia e innocente dolcezza vi rimando alle opere di Danni Shinya Luo in mostra a MondoPop Roma.
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