venerdì 14 ottobre 2011

Creative Control: l'occhio meccanico di Marcos Zotes

Street art come riflessione sull'appropriazione da parte di privati degli spazi pubblici. Rispondere a domande sull'argomento con un'invenzione simbolica che apre nuovi scenari e punti di vista. E' quello che ha cercato di fare Marcos Zotes, architetto e artista che vive e lavora a New York.

Zotes ha progettato un video proiettore che visualizza, nella parte inferiore dell'acquedotto a Milton Street, Brooklyn, un grande occhio meccanico. Questo segue i movimenti della gente dando l'impressione di avere sotto controllo la situazione. 

L'acquedotto, simbolo nel quartiere dell'industrializzazione, diventa il punto di vista dal quale quest'occhio riesce a vedere tutto ciò che accade. In questo senso, il simbolismo imposto dall'opera di Zotes vuole dare una risposta concreta e, per certi aspetti, provocatoria all'esibizionismo e al voyeurismo tanto in voga negli ultimi anni. 


Tuttavia l'artista, attraverso la sua opera, sembrerebbe voler sottolineare sia gli aspetti negativi della vita urbana ma anche ciò che di positivo si può estrapolare, in primis il fatto che la città può essere vissuta non solo nei panni di un consumatore ma anche di un creativo. 

La genialità di Marcos Zotes sta nell'aver interpretato e soprattutto esplicitato ciò che accade tutti i giorni ad ognuno di noi: le telecamere sono ovunque, per strada, nei centri commerciali, nei negozi, nelle trasmissioni, davanti le banche, ai semafori... ovunque! E riprendono i nostri movimenti, la nostra vita! Se ci soffermiamo un istante a riflettere questa cosa è letteralmente impressionante ma noi siamo così abituati che non ci facciamo più caso. Zotes ha portato agli estremi un fatto che tutti noi diamo per scontato! 

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