mercoledì 30 novembre 2011

Dave Cooper: dipinti surreali, erotici e grotteschi

"Dubito che riuscirò mai a scoprire perché le donne esercitano tanto fascino sulla mia piccola mente malata. A dire il vero, spero di non scoprirlo mai. Disegnarle è come ricercare la verità in un pozzo senza fondo". Questo è Dave Cooper e i suoi dipinti testimoniano quanto lui ha dichiarato. Corpi femminili caratterizzati da un surrealismo giocoso e fantasmagorico, sensualità che sfiora il grottesco e il bizzarro oltre ad elementi futuristici.

Canadese di origine, Dave Cooper è stato citato tra le pagine di questo blog in quanto è stato invitato ai festeggiamenti dei 25 anni della Galleria La luz de Jesus che si sono svolti proprio durante il mese di novembre. Tuttavia questo artista merita un approfondimento. Fumettista, pittore, illustratore e graphic designer, Cooper ha disegnato molti personaggi, alcuni dei quali utilizzati per la serie Tv Futurama. Ma la fama ha raggiunto ben presto Dave Cooper. 

Già all'inizio della sua carriera, il primo romanzo grafico di Cooper, Basil, a metà tra un fumetto bizzarro e una storia astratta, vede come protagonista proprio un giovane ragazzo di nome Basil che si trova proiettato in un incubo dove le sue paure si scontrano con un mondo surreale. E proprio il surrealismo è il fil rouge che lega le opere tra loro. I suoi disegni appaiono come mosaici studiati dall'autore stesso, ogni singolo elemento si presenta pregno di significato tanto da assurgere a ruolo di protagonista se staccato dal resto del dipinto. In questo risiede il valore aggiunto delle sue opere. 

Surrealismo e grottesco ma anche erotismo. L'eros come forza irrazionale, come pura soddisfazione carnale che va oltre i canoni classici dell'estetica, l'eros come liberazione e sfogo. La bestialità che si nasconde in ognuno di noi, nei quadri di Cooper viene rappresentata con grande maestria ed esplicitata in Ciccia, terza parte di Suckle Crumple Ripple, la graphic novel edita nel 2009 e per la quale Cooper ha vinto parecchi premi tra cui, nel 2003, il premio della prestigiosa Society of Ilustrators di New York.

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