E' iniziata il 16 novembre e proseguirà fino a domani, Urban Pop Surrealism, la mostra a Perugia dedicata all'Urban Art, alla Street Art e al Pop Surrealism (che ha origine dalla Lowbrow Art). La mostra coinvolge più di trenta artisti di fama internazionale che esporranno e discuteranno con il pubblico e i giornalisti delle avanguardie sopra citate nate negli Stati Uniti e che stanno prendendo piede, seppur con qualche difficoltà, anche in Italia.
Organizzata dal Festival IMMaginario di Perugia in collaborazione con Repubblica XL e MondoPop Gallery di Roma, la mostra ospiterà nomi storici del Pop Surrealism come Glenn Barr, gli italiani David Vecchiato, Massimo Giacon, Lisa Petrucci e Gary Baseman ed alcuni esponenti dell'Urban Art come Boris Hoppek e Buff Monster (la lista completa la potete trovare al sito di MonoPOP).
Tra gli artisti italiani, David Vecchiato (o, se preferite, Diavù, del quale vengono riportate alcune delle sue opere) è anche uno degli organizzatori della mostra che collabora, ormai da anni, con MondoPOP Gallery di Roma. E' nel 2007 che David Vecchiato, insieme a Serena Melandri, inaugura MondoPOP Gallery: un'officina, un laboratorio artistico e creativo in cui le avanguardie formatasi oltreoceano tra gli anni '60 e '70 invadono "la vita quotidiana delle persone" nella capitale e non solo. Come dichiara Diavù nell'intervista per Roma Provincia Creativa, "MondoPOP a livello artistico si è collocato come referente in Italia in un vasto network internazionale" E visti i risultati ottenuti in questi anni, suscitando interesse sia nella critica sia attirando l'attenzione di un pubblico sempre più vasto, non si può non sottolineare il prezioso lavoro che emerge da questo laboratorio artistico.
Tuttavia, come anticipato poc'anzi, le reticenze che spesso provengono dal panorama artistico italiano hanno, in questi anni, arginato la possibilità di una diffusione capillare del Pop Surrealism e dell'Urban Art, relegandole, spesso, a manifestazioni artistiche di nicchia. Come dichiara lo stesso David Vecchiato, nell'intervista a Roma Provincia Creativa, "in Italia un vero e proprio movimento legato a questo tipo di arte non riesce a decollare perché gli addetti ai lavori non ne hanno mai favorito la formazione"; sarebbe invece interessante che "il gusto dei romani" (ma potremo estendere quest'affermazione a tutto il Paese) andasse oltre l'arte "barocca" e classica. Questo non significa rinnegare le proprie origini e il proprio patrimonio storico-artistico (come si è potuto vedere tra le pagine di questo blog, molti esponenti del Pop Surrealism e dell'Urban Art si rifanno all'arte rinascimentale europea ed italiana, affascinati dall'armonia delle proporzioni e dalla perfezione esteriore) ma è importante dare spazio e fiducia anche alle correnti artistiche "giovani" che hanno influenzato, e stanno influenzando, generazioni di artisti apportando validi cambiamenti allo scenario culturale.
Più specificamente, se osserviamo la personalità artistica di David Vecchiato, dai lavori editoriali ai dipinti con acrilici, notiamo l'influenza di artisti come Bosch (nome che ritorna spesso tra coloro che si stagliano sulla scena del Pop Surrealism), Andy Warhol (dal quale ha appreso, probabilmente, il bisogno di comunicare e raccontare con ogni tipo di strumento a disposizione) e poi la corrente espressionista, come Vecchiato stesso ha dichiarato a Komix. Come si può notare, avanguardie del primo novecento e movimenti culturali più "giovani" si mescolano e trovano terreno fertile in un artista come l'italiano Diavù che, attraverso il pensiero, indaga sulle sue idee e le sue passioni creando un magma narrativo che sfocia in opere profonde e simboliche.
Domani, alle 19.00, Urban Pop Surrealism vedrà riuniti David Vecchiato, Nicola Alessandrini, Alberto Corradi, Massimo Giacon e Ale Giorgini per rispondere alle domande e alle curiosità del pubblico.
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