La Street Art spesso abbraccia il Pop Surrealism che discende dalla Lowbrow Art. Lo abbiamo visto recentemente con gli artisti Supakitch & Koralie, Ron English ma la lista potrebbe allungarsi. Anzi, a questa lista oggi aggiungiamo anche Jeff Soto, street e pop artist, illustratore e designer che, a partire dalla fine degli anni '90, ha dimostrato al pubblico di essere un artista eclettico che accoglie stili differenti rielaborandoli attraverso un'arte rappresentativa della sua persona.
Quando, all'età di nove anni, Soto riceve il suo primo skate automaticamente capisce l'importanza della grafica. Spesso infatti le tavole vengono scelte, prima di tutto, per la grafica e quindi per ciò che, in quel momento, rappresentano. Ciò che si stampa sulla tavola è come un tatuaggio sulla propria pelle, è indelebile e, negli anni a venire, ricorderà quell'esatto momento della propria vita. Non solo la skateboard graphics ha influenzato la creatività di Jeff Soto ma anche serie televisive e film come Robotech e Star Wars in cui la tecnologia si univa alla fantascienza ma anche alla cultura delle anime giapponesi.
Durante gli studi all'Art Center College of Design in Pasadena, Soto ha avuto modo di conoscere e approfondire l'arte di Max Ernst, Frida Kahlo, Andy Warhol, Van Gogh e più recentemente quella dei pop surrealisti Dave Cooper e Camille Rose Garcia.
Nelle sue opere ritroviamo infatti il pop surrealismo gotico di Camilla Rose Garcia, la vena pittoria eccessiva e abbondante per non parlare dello sguardo disilluso verso un mondo che non rispecchia appieno i suoi desideri, portandola quindi a rifugiarsi in una realtà altra, magica e surreale. Tuttavia possiamo notare anche gli elementi futuristi, l'ironia e l'umorismo delle opere di Dave Cooper, ma anche la fervida immaginazione di Max Ernst, che verso la fine degli anni '20 abbandonò il dadaismo interessandosi sempre più al surrealismo.
Nei lavori di Jeff Soto, su tela o sulle mura delle città, le influenze che hanno determinato la sua formazione artistica, vengono rinnovate di volta in volta grazie ad una interpretazione personale del pop surrealismo irrazionale e misterioso, dove sogni e ricordi uniti agli elementi delle avanguardie contemporanee si stagliano su sfondi onirici. I colori brillanti variano da quelli primari a quelli secondari, da tinte calde a colori freddi. La narrazione cromatica genera fascino e stupore nel pubblico che ammira le opere di Soto.
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