Come asserisce Umberto Eco nel saggio di Pietro Favari, Le nuvole parlanti: un secolo di fumetti tra arte e mass media, "il fumetto inizia come arte popolare d'avanguardia" assestandosi poi "in posizione lowbrow" mentre oggi si muove di nuovo sulla "via dell'avanguardia (...), dello sperimentalismo". Nello stesso saggio la testimonianza di Guido Crepax relativa il suo lavoro di illustratore, che ha voluto conciliare cinema e fumetto, è illuminante per coloro che si sono soffermati all'aspetto puramente estetico delle sue illustrazioni. Crepax approfondisce il discorso dichiarando che ha sempre dato importanza "al montaggio, appunto cinematografico, alla sequenza, al primo piano, più che alla sequenza in sé".
Tutto ciò lo si può notare sfogliando uno dei suoi tanti fumetti, la maggior parte dei quali diventati celebri proprio grazie al personaggio di Valentina Rosselli, la famosa fotografa italiana che ha incantato intere generazioni (e tuttora ne subiamo il fascino) proprio grazie ad una personalità fragile e determinata al tempo stesso, nonché alla conturbante bellezza. Nel saggio di Favari, Crepax racconta anche degli sviluppi creativi che lo hanno portato a disegnare anche altri personaggi. Tuttavia se restringiamo il campo e ci focalizziamo solo su Valentina, notiamo che una delle differenze sostanziali rispetto ai personaggi creati da altri illustratori riguarda proprio la donna che c'è in lei. Valentina si presenta come un personaggio reale: vive a Milano, dove è nata, ha un lavoro, una vita e soprattutto invecchia con il passare del tempo. Valentina è una donna a tutti gli effetti e, probabilmente, proprio in questo risiede il segreto del suo successo.
Valentina è legata al suo tempo (siamo nel pieno degli anni '60), alla moda, allo stile di vita, alla cultura, alla mentalità di un'epoca che viene vissuta in prima persona da Crepax e quindi anche dalla sua stessa creazione. Molto è stato scritto su Valentina, un personaggio emblematico; per celebrare Crepax e le sue tavole il 26 novembre è stata inaugurata la prima edizione di Riluce: esercizi di arte luminosa. Riluce è una rassegna d'arte curata da Roberta Gaito e Annaluce Canali che si svolgerà agli Style Outlets di Vicolungo e Castel guelfo, fino al 22 gennaio 2012. Due mesi in cui verranno esposte le illustrazioni di Crepax (quindi non solo Valentina, ma l'intera produzione del grande maestro milanese che copre più di trent'anni di lavoro) per celebrare la sua carriera artistica e la sua creatività facendo leva sulle tecniche adottate.
Le parole di Crepax nel saggio di Favari sembrano fare da cornice alla prima edizione di Riluce. La cura del montaggio, come fossero "inquadrature cinematografiche", porta ad un'analisi precisa e dettagliata della mimica facciale, uno studio sul linguaggio del corpo che ha rivoluzionato l'iconografia fumettistica portandola, come asseriva anche Eco nello stesso saggio, allo sperimentalismo e all'avanguardismo.
La prima edizione di Riluce vuole omaggiare proprio questi elementi del lavoro di Crepax, un uomo, oltre che un grande artista, che è stato testimone del suo tempo e che, nelle sue illustrazioni, ha tradotto la sua epoca, narrando i mutamenti storici e culturali che si sono susseguiti dagli anni '60 al duemila.
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