Cinderella e altre fiabe: il pop surrealismo della magaka Junko Mizuno
Se la fiaba di Lewis Carroll, Alice nel paese delle meraviglie, è stata più volte rivisitata da artisti del panorama pop surrealista ma anche da registi del calibro di Tim Burton , allo stesso modo la fiaba di Cenerentola è stata rimaneggiata nel corso degli anni e rivista ora in chiave moderna ora in chiave surreale. Ed è proprio la rivisitazione surreale e gotica di Junko Mizuno che ha attirato la mia attenzione.
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Ma Cenerentola non è l'unica fiaba rivisitata dall'artista giapponese. Negli ultimi anni gli Stati Uniti e l'Europa hanno conosciuto anche la versione di Junko Mizuno de La Sirenetta e Hansel e Gretel. Se nella prima fiaba la protagonista, metà donna e metà pesce, si prende gioco dei marinai per poi cibarsi di loro, in Hansel e Gretel il cibo è un trionfo di colori proprio per renderlo ancora più succulento e appetibile agli occhi del lettore.
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"Esistono così tante sfaccettature in me stessa e nel mondo, non tutto è ciò che sembra, senza contare che il concetto di bello varia da persona a persona. Quindi mi limito a disegnare ciò che mi viene, senza riflettere se può risultare repellente o attraente per gli altri". Questa è la filosofia di Junko Mizuno.
L'artista, presentata a Roma, alla Galleria Mondo Bizzarro, tra la fine del 2010 e gli inizi del 2011, ha raggiunto notorietà anche nella capitale e le sue opere hanno colpito per la vivacità dei colori e l'umorismo, oltre alla sensualità, dei soggetti rappresentati. Di recente Junko Mizuno è stata presente a Rio Comicon a Rio de Janeiro dal 20 al 23 Ottobre.
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