Il magenta si alterna al blu, il giallo lascia spazio al verde, chiazze di viola qua e là. Una danza cromatica all’insegna della creatività e delle sensazioni più recondite del nostro animo. Con queste parole un anno fa ho avuto modo di presentare la mostra di Marc Chagall all'Ara Pacis di Roma. A distanza di un anno, riprendo in mano un lembo di quell'articolo per ampliarlo e arricchirlo, ma soprattutto per annunciare una nuova mostra dedicata alle opere di questo artista d'origine ebraica: inaugurata il 7 gennaio a Lucca, nella chiesa San Cristoforo, Chagall's Spiritual Universe rappresenta l'esposizione di venti opere che appartengono agli anni a cavallo tra il 1960 e il 1980.
Resto del parere che Chagall sia un artista poliedrico, inafferrabile e amante della sperimentazione (assaggia la cultura russa - Vitebsk, cittadina dell’attuale Bielorussia, gli ha dato i natali-, sfiora le avanguardie ed entra in contatto con il circolo di letterati e artisti di Montparnasse). La mostra, allestita in una chiesa, riflette probabilmente la volontà degli organizzatori (in questo caso l'Associazione San Cristoforo, l'Arcidiocesi di Lucca, i curatori Stefania Trolli e Luciano Caprile con la partecipazione di Sem-Art Gallery) di rendere omaggio al cosiddetto periodo monumentale di Chagall.
Gli ultimi anni della sua vita sono stati vissuti dall'artista proprio all'insegna della sperimentazione intraprendendo una nuova avventura ovvero i mosaici e le vetrate. E' proprio in questo periodo che Chagall entra in contatto, quasi quotidianamente, con luoghi di culto come chiese o sinagoghe. Se, da un lato, non si può non sottolineare l'esigenza, la necessità di Chagall di conoscere, attraverso la pittura, ciò che sta oltre il quadro, tutto ciò che è possibile trovare in un luogo altro, in una dimensione surreale e fantastica che però emerge dal quadro stesso (le opere mettono in luce uno stile poetico e visionario), dall'altro non si può certo chiudere gli occhi di fronte alla complessità delle sue opere.
Tale complessità non si può circoscrivere a un movimento culturale, a un'avanguardia o a un filone che Chagall ha seguito e poi abbandonato. Tuttavia la complessità della sua pittura, che emerge nella mostra alla Chiesa San Cristoforo a Lucca, svela un animo visionario e tumultuoso, una fervida immaginazione, un mondo interiore in cui si respira un'atmosfera giocosa e fiabesca (legata ai ricordi d'infanzia nel villaggio di Vitebsk) ma anche sovversiva e agitata al tempo stesso.
A distanza di un anno, torna Chagall sognatore e visionario, poetico e sovversivo, monumentale e pittorico. Dal 7 gennaio fino all'11 marzo, Chagall's Spiritual Universe ospiterà le opere del ventennio 1960-1980 alla Chiesa San Cristoforo a Lucca. L'ingresso è libero.
Ps: Le frasi scritte in corsivo sono tratte dall'articolo del 28 febbraio 2011 per la testata giornalistica Direttanews: Il mondo "sottosopra" di Marc Chagall in mostra a Roma.
Ps: Le frasi scritte in corsivo sono tratte dall'articolo del 28 febbraio 2011 per la testata giornalistica Direttanews: Il mondo "sottosopra" di Marc Chagall in mostra a Roma.
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