Mijn Schatje: il pop surrealismo digitale a Mondo Bizzarro Gallery
Nella sua biografia si legge "was making wishes and prayers on tombstones in the woods at her grandparents" e ancora "she lived a tale of her own in that caste". Padre spagnolo e madre olandese, Mijn Schatje è un'artista francese che ha iniziato la sua carriera come illustratrice e graphic designer, esponendo in una piccola galleria di Montmartre per poi affermarsi nel panorama artistico internazionale pop surrealista.
Laureatasi in Fine Art and Graphic design a Parigi, Mijn Schatje ha subìto il fascino del Surrealismo ma è soprattutto con la conoscenza della Lowbrow Art e del Pop Surrealism che l'artista ha trovato la sua strada, un movimento attraverso il quale può esprimere quel marasma di emozioni che agitano il suo animo.
E sono emozioni che hanno radici profonde, che attingono dalla purezza della sua infanzia, guidata da una famiglia multietnica e quindi aperta a ogni genere di cultura, di usi e costumi. La libertà è il concetto predominante dei primi anni di vita di Mijn Schatje, una forma mentis che l'accompagnerà per tutta la vita e alimenterà la voglia di conoscere nuove culture così come nuove forme di fare arte.
Cultura europea, americana, giapponese. Arte digitale, tradizionale, fotografia, illustrazione, design, moda, pubblicità. Ma anche grandi passioni come le bambole, qualcosa di "universale che raccontano molto sugli esseri umani, anche se non riescono a respirare e parlare". Le bambole come momenti di evasione: "la nostra generazione ha bisogno di ideali, l’innocenza e lo svago associati non sono riservati più ai soli bambini".
Tutto ciò traspare dalle opere di Mijn Schatje. Le protagoniste dei suoi quadri sono adolescenti maliziose e laconiche, collocate in uno spazio atemporale, ricco di simboli che rendono suggestivi e sofisticati i quadri di quest'artista francese. Le opere vengono realizzate in vettoriale e i personaggi che si susseguono, bambole dallo sguardi dolce e sensuale, raccontano un'umanità che necessita di purezza e innocenza, le stesse sensazioni che respirano i bambini a contatto con i giocattoli e quindi, appunto, con le bambole.
Mijn Schatje fa appello al Pop Surrealism come il movimento che rappresenta al meglio la sua arte. Il richiamo ai quadri di Mark Ryden è evidente proprio nello sguardo e, più in generale, nei volti di queste bambole-fanciulle.
Mijn Schatje, che ha disegnato modelli per diversi brand come La Fornarina e Rebook, già presente nel 2010 alla Dorothy Circus Gallery, tornerà a Roma a Mondo Bizzarro Gallery, dal 14 febbraio al 6 marzo.
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