Studente universitario e pittore digitale per passione, Jeremiah Morelli ha scritto lunghi racconti che appartengono al genere fantasy, alcuni dei quali hanno trovato spazio su riviste e antologie. Tuttavia la grande passione per la pittura ha preso sempre più piede nella sua vita fino a diventare il centro attorno al quale ruota gran parte della sua giornata.
Tedesco di origine, vive e lavora in Bavaria. E proprio questo paesaggio freddo e angusto, magico e misterioso al tempo stesso ritorna spesso nelle sue opere, le quali risentono dell'influenza del pittore tedesco Caspar David Friedrich. Attivo tra la fine del Settecento e la prima metà dell'Ottocento, Caspar David Friedrich è riconosciuto come uno dei massimi esponenti dell'arte romantica; un artista che ha scelto come protagonista dei suoi quadri il paesaggio, archetipo e metafora della vita stessa.
Jeremiah Morelli attinge dalla pittura di questo artista tedesco senza tuttavia disdegnare l'arte digitale. Più volte Jeremiah ha dichiarato di non essere un illustratore professionista ma di dipingere per puro divertimento e anche per rilassarsi estraniandosi, per qualche ora, dalla realtà. Nonostante ciò, bisogna ammettere che la bravura e l'originalità di questo giovane illustratore superano di gran lunga le nostre aspettative di fronte alla sua modestia.
Le opere di Jeremiah Morelli non solo emanano un senso di inquietudine e mistero, dovuto a tonalità cupe e atmosfere enigmatiche, ma i suoi quadri rappresentano un mondo fantastico e surreale abitato da elfi e folletti, un mondo in cui i bambini si possono perdere e raggiungere luoghi incantati. Sogni, magia, misteri, illusione e percezione alterata della realtà: questo e tanto ancora è ciò che emerge dalle opere di Jeremiah Morelli.
Come per Mijn Schatje, l'innocenza e la purezza propri di un bambino sono il modo migliore per guardare il mondo e porsi in relazione con lo stesso. Il surreale diventa quindi la risposta ad una realtà dura e difficile da capire soprattutto per una mente adulta.
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