Arrestato tredici volte, uscito indenne da parecchi processi e sfuggito a poliziotti e vigilantes di ogni età, Shepard Fairey si può ritenere un artista che veramente non si è fatto mancare nulla durante la sua carriera. Graphic designer, Fairey ha iniziato a bazzicare lo scenario artistico dello skateboarding per poi avvicinarsi sempre più alla street art, Shepard Fairey si serve di stickers e stencils.
All'inizio della sua carriera, quando ancora non aveva raggiunto la fama ma la bravura era comunque indiscutibile, stampava da sé gli stencils che, in seguito, distribuiva non solo a New York ma anche in altre città degli Stati Uniti. Raggiunta una certa notorietà, ma soprattutto mutate le dinamiche distributive, Shepard Fairey decide di affidarsi alle tipografie. Ispiratosi agli adesivi che circolavano a Providence, Shepard Fairey inizia a concepire lo stencil come mezzo di comunicazione personale ed espressione artistica.
Ma dovrà aspettare ancora qualche anno per imboccare il suo stile, quell'inconfondibile tratto che lo renderà famoso e conosciuto a livello internazionale. Il momento arrivò grazie allo stencil che ritraeva il lottatore Andrè The Giant, adesivo accompagnato dalla frase "Andrè the Giant has a posse". E da Providence lo stencil fece il giro delle città statunitensi diventando simbolo del potere della propaganda e del marketing.
Con gli anni il pubblico è stato investito e travolto dalle immagini di Obey Giant (il nome d'arte utilizzato), subendone il fascino. Assuefatto dallo stile che potrebbe essere ritenuto, a primo acchito, ripetitivo, il pubblico ha voluto (o meglio dovuto) attribuire valore a queste immagini, alla loro forza, al carisma e alla flessibilità che ha permesso loro di adattarsi ad ogni momento storico, politico e sociale.
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