giovedì 2 febbraio 2012

Alice nel paese delle meraviglie e altre fiabe: il pop surrealism di Nicoletta Ceccoli

Alice nel paese delle meraviglie è un classico della letteratura che è stato più volte rivisitato (anche recentemente) continuando a suscitare reazioni emotivamente positive da parte del pubblico. Abbiamo visto, nelle scorse settimane, in un articolo dedicato ad Alice in wonderland around the world come la figura di Alice è stata rappresentata, e viene tuttora rappresentata, da artisti pop surrealisti, illustratori giapponesi, registi statunitensi ma anche personalità del panorama artistico italiano. E proprio all'interno di questa categoria si trova una delle artiste che, alla fine del 2010, ha esposto alla Dorothy Circus Gallery con una serie di opere dedicate proprio ad Alice in Wonderland.


Si tratta di Nicoletta Ceccoli, nome famoso tra gli artisti pop surrealisti italiani che, negli ultimi anni, ha deliziato anche il pubblico straniero grazie alle sue opere (ha esposto infatti in gallerie quali Roq la Rue di Seattle, Magic Pony di Toronto e Richard Goodall Gallery di Manchester). La sua carriera è costellata da riconoscimenti e premi come il premio Andersen nel 2001 (migliore illustratore italiano dell’anno), l’Award of excellence da Communication Arts (ricevuto per ben quattro volte) e la Silver Medal da Society of Illustrators (New York) nel 2006.


Illustratrice di libri per bambini, il pop surrealism di Nicoletta Ceccoli emerge proprio dalla sua rivisitazione di Alice nel paese delle meraviglie: un tratto delicato quasi accennato, colori tenui, atmosfere sospese, evanescenti. Archetipiche. I simboli del passaggio dall'infanzia all'età adulta: Alice traghettata verso il mondo adulto non senza un velo di nostalgia per ciò che sta lasciando e paura per ciò che l'aspetta; i sogni come anticipazione della vita adulta che le protagoniste femminili "non più bambini e non ancora donne" (come le definisce la stessa autrice) dovranno vivere quotidianamente, calate in una dimensione che sempre più distante dall'infanzia.


Le protagoniste dei suoi quadri "esprimono solitudine, vanità, fragilità, crudeltà con grazia e bellezza allo stesso tempo" dichiara Nicoletta Ceccoli a Bizzarrocinema. E aggiunge "Le sento come dei miei alter ego: come loro, dentro di me non mi sento ancora pronta a crescere". 
"Da sempre ho sentito l'esigenza di raccontare storie coi miei disegni, e quella dell'illustratrice è risultata una scelta naturale. La tecnica si è affinata col tempo e l'esperienza".


Se la rivisitazione della fiaba di Lewis Carroll riassume al meglio l'arte di questa artista italiana, non si può non sottolineare il successo di molti altri lavori, come i libri illustrati per bambini: The girl in the Castle, La pecora dolly e altre storie, Fiabe ebraiche, La bambina bianca e Rapunzel tanto per citare alcuni titoli.

E' interessante sentire come quest'artista parla dei suoi disegni: "Sono molto pulita, ordinata, rigorosa nella tecnica e nella composizione. Forse cerco un ordine nell'arte che non so darmi nella vita".

4 commenti:

  1. bellissimi quadri che rappresentano una sola delle varie possibili interpretazioni di Alice: ti propongo un link (http://spazzatura-intellettuale. blogspot.it/2012/04/il-labirinto-di-carroll.html )dove puoi vedere altre interpretazioni.
    Comunque sia bellissimo articolo, aggiungerò il tuo blog tra i preferiti, davvero brava complimenti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ti ringrazio, in effetti mi affascina molto la fiaba di Alice nel paese delle meraviglie e ogni sua rivisitazione mi attrae. Ho visto il tuo post. Sono interessanti le osservazioni che hai fatto. Leggerò con calma in questi giorni l'articolo :-)

      Elimina
  2. Ciao Sara, ti ringrazio ancora per il tuo commento di ieri. Purtroppo non riesco a diventare follower del tuo blog con wordpress!
    Volevo solo dirti che proprio due settimane fa ho comprato un segnalibro con un disegno di questa autrice, che non conoscevo, ma di cui mi attira tantissimo lo stile.
    I tuoi post sono molto belli!

    RispondiElimina
  3. Mi piace quello che scrivi e quindi sarà un piacere leggerti ancora. Bene per il segnalibro così ora le tue letture saranno accompagnate anche da bellissime immagini!
    Maledette barriere 2.0 ma ci seguiremo ugualmente :)

    RispondiElimina