Maurizio Ferraris |
“Non si può fare a meno del reale, del suo starci di fronte e non essere disponibile a negoziare. Sia quello che sia, ci renda felici o infelici, è qualcosa che resiste e che insiste, ora e sempre, come un fatto che non sopporta di essere ridotto a interpretazione, come un reale che non ha voglia di svaporare in reality”
Da questo presupposto Maurizio Ferraris, professore ordinario di Filosofia teoretica all'Università di Torino, (dove dirige il LabOnt - Laboratorio di ontologia), si confronterà con Emil Angehrn, editorialista del quotidiano La Repubblica, che ha scritto oltre quaranta libri tradotti in più lingue.
“Al di là del fare c’è ciò che succede a noi, al di là dello sguardo ciò che si mostra, al di là delle interpretazioni ciò che ci parla”. Sono le parole di Emil Angehrn. E l'incontro, che si terrà all'Istituto Svizzero di Roma, si preannuncia interessante ma soprattutto illuminante attorno ad un tema, il postmodernismo e il new realism, di cui si è discusso e scritto molto in seguito al manifesto del New Realism scritto dallo stesso Ferraris e apparso l'8 agosto sul quotidiana La Repubblica.
Da mesi linguisti, professori, scrittori, studiosi, giornalisti, ma anche parlamentari si sono accaniti, scontrati, riuniti, ma comunque tutti hanno detto la loro sul postmdernismo. Il 29 febbraio alle 18.30 presso l'Istituto Svizzero di Roma si avrà la possibilità di discuterne direttamente con l'autore del Manifesto del New Realism, Ferraris appunto, e l'editorialista Emil Angehrn.
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