Come già preannunciato, la Dorothy Circus Gallery a partire da metà aprile ospiterà artisti pop surrealisti famosi a livello internazionale, un modo per dare uno sguardo alle correnti artistiche pù innnovative e stimolanti del panorama mondiale. Oltre a Valentina Brostear, la Galleria di via dei Pettinari a Roma ospiterà dal 14 aprile Leila Ataya.
Artista russa, trasferitasi con la famiglia in Nuova Zelanda, ha continuato a studiare disegno e le tecniche di pittura laureandosi nel 2001. Nello stesso anno riceve il "Telecom Art Awards" con l'opera The Keys to New Zealand e l'anno dopo riceve "The Nokia Art Awards - Asia Pacific 2001".
Il soggetto femminile disegnato da Leila Ataya è una donna trasfigurata dall’incanto che suscita, e diviene rappresentazione del mistero ed epifania della creazione. E' un'arte, quella di Leila Ataya, che affonda le radici nel giardino dell’Eden, il luogo fantastico dove tutto ha inizio. Eva è il nome della prima donna e se nulla sappiamo dei tratti del volto, indelebile resta lo sguardo curioso che ha reso immortale la sua giovinezza e che come un fantasma attraversa il tempo.
La donna di Leila Ataya ha abiti sontuosi, i capelli rossi e gonfi e gli occhi di ghiaccio. Il suo volto è incorniciato da un fantasioso e ricco turbante; in epoche più recenti la sua pelle è candida e accarezzata da una volpe dagli occhi vitrei quanto quelli della nostra la misteriosa femme fatale. E così si arriva alla fragile e allo stesso tempo aggressiva donna contemporanea, con fiori tatuati sulle braccia e capelli dai mille colori diversi.
Nessun commento:
Posta un commento