I migliori libri letti di recente mi sono stati regalati da una persona speciale, una persona che sa i miei gusti letterari. Per quanto concerne l'opera che presenterò oggi, la persona in questione conosce bene anche i miei gusti musicali e (è proprio il caso di aggiungere) poetici. Mi riferisco a Ballata per Fabrizio De André, edito da BeccoGiallo, una storia a fumetti, un omaggio al grande poeta della musica italiana, Fabrizio De André.
Su di lui si è scritto e si scrive tantissimo: dai saggi agli articoli di giornale, dalle citazioni strappate ai 140 caratteri di Twitter alla pubblicazione di video dei suoi concerti su facebook, da tesi di laurea a interviste a chi cerca, ogni giorno, di far rivivere la sua poesia. Ci sono penne molto più esperte, penne che si destreggiano sicuramente meglio della mia quando si apre il discorso relativo Fabrizio De André. E a queste voci colte, illuminate, portatrici di una saggezza che cerca di avvicinarsi a quella del cantautore genovese, lascio il posto per scrivere di De André e decantarne la vita e le canzoni in un modo che, probabilmente, io non saprei fare.
Tuttavia oggi vorrei presentare l'omaggio a fumetti a Fabrizio De André. Illustrato e scritto da Sergio Algozzino, Ballata per Fabrizio De André è un libro che parte da una "folle idea" (usando le parole dell'autore): "riunire i personaggi delle canzoni di Fabrizio" senza però seguire "un soggetto classico, lineare". Ed ecco ciò che la mente creativa di Sergio Algozzino e la flessibilità (oltre all'apertura mentale) dell'editore BeccoGiallo hanno partorito: un'opera estroversa, eccentrica, originale, che parla delle canzoni di De André rivolgendosi direttamente ai lettori.
Sfgliando le pagine di questo fumetto a colori si ha la sensazione di trovarsi in un teatro. Noi, i lettori, siamo gli spettatori mentre gli attori sono proprio i protagonisti delle canzoni di Fabrizio: Marinella, Piero, Bocca di Rosa, Il Pescatore e ancora Il Giudice, Dolcenera, Il Blasfemo, Il suonatore Jones... alcuni veri e propri attori, altri semplici comparse eppure tutti hanno un obiettivo: rendere omaggio al grande De André.
Perché loro saranno pure i protagonisti delle sue canzoni ma questo non è "un limite" afferma Fernanda, il travestito infatti "chiunque ci ascolta ci immagina a modo suo, regalandoci una nuova esistenza", sono le parole di Angiolina a cui seguono quelle del Suonatore Jones (sarà proprio lui a ricordare le canzoni di Fabrizio e a presentare al pubblico gli altri attori), di Gesù e Bocca di Rosa.
E come in una rappresentazione teatrale, alla fine gli attori si inchinano al pubblico, chiamati dall'autore, Sergio Algozzino, il quale instaurando un dialogo intimo e sincero con il lettore li presenta al pubblico e ne motiva le scelte, ora dell'uno ora dell'altro, arrichendo il racconto di particolari personali.
Ma il sipario non cala. A chiudere l'opera sarà la cronistoria di Francesco Vettore, una sintetica cronologia "che prova a raccogliere le tracce dell'esperienza umana e artista di Fabrizio De André".
Sergio Algozzino saluta il cantautore genovese nel modo che più gli è consono ovvero attraverso il fumetto, con un tratto deciso e nel contempo timido, con la voglia di raccontare e il timore di azzardare in un progetto che, come si diceva all'inizio, non ha seguito un soggetto classico e lineare. E chissà che proprio per questo non abbia strappato un sorriso al cantautore. Un sorriso abbozzato mentre si accende una sigaretta.
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