Che Todd Schorr sia uno dei massimo esponenti del Pop surrealism è risaputo e riconosciuto non solo dal pubblico e dagli appassionati dell'avanguardia artistica ma anche dalla critica tutta. Nonostante ciò c'è sempre un certo fascino quando ci si addentra tra le opere di Todd Schorr. Se potessi vivere la stessa avventura di Alice nel paese delle meraviglie direi che si tratta di una sensazione simile.
Potrebbe risultare un po' stravagante questa affermazione eppure, se per un attimo accantoniamo la tecnica pittorica di questo artista pop surrealista, possiamo notiamo che la struttura alla base delle sue opere è un'allegoria dove l'ironia, l'intrattenimento, il misticismo e la ritualità hanno un ruolo fondamentale.
Attraverso i suoi lavori, Schorr racconta storie dai bizzarri intrecci narrativi con estrema chiarezza e determinazione creando quelle che Robert Williams ha definito nel 1997 "pop pictorial poetry". Nelle sue tele ritroviamo l'America degli anni '50, il dopoguerra e l'"epopea" del consumismo.
La sua formazione è avvenuta in anni decisivi per le scoperte spaziali e le innovazione tecnologiche, l'energia atomica, il boom economico, la pubblicità e la cartellonistica queste ultime come nuove espressioni artistiche reinterpretate dai padri della Pop art, Andy Warhol e Roy Lichtenstein.
Todd Schorr è sempre stato attrato dai cartoni della Disney, della Warner Brothers, di Tex Avery e Max Fleischer. Inoltre si è avvicinato, fin da bambino, allo studio attento e dettagliato della storia dell'uomo grazie alle lettura del National Geographic a cui i genitori erano abbonati.
La passione per i cartoni, come dichiara l'artista stesso nel saggio, edito da Last Gasp, Secret mystic rites ha subito un'accelerazione quando Todd, allora molto piccolo, vide dei quadri di Salvador Dalì. I suoi genitori erano soliti portare lui e la sorella nei musei fin da piccini ed è proprio durante una di queste mostre che Todd resta ammaliato dalle tele di Dalì in particolare dall'opera Great Battle of Tetuan.
Tutto ciò ha avuto un forte impatto su Todd Schorr che, dopo aver frequentato il Philadelphia College of Art acquisisce nozioni e si avvicina all'arte dei maestri europei Da Vinci e Bosch (grazie anche al precedente viaggio di due mesi proprio in Europa). Schorr inizia ben presto a ricevere dei lavori su commissione mentre, dopo la laurea, si trasferisce a New York e lì inizia a collaborare con gli AC/DC per le cover ai loro album, con i registi e produttori George Lucas e Francis Ford Coppola per le locandine ai film e con riviste come Time per la realizzazione copertine.
Ma sarà con il trasferimento nel Connecticut che Todd Schorr indagherà sull'arte e riuscirà ad esprimersi al meglio circondato da un ambiente rurale e isolato dalla mondanità di Manhattan. Le sue opere sono la massiva espressione dell'esperienza pop dagli anni Ottanta fino ad oggi. Il Pop surrealism di Todd Schorr, animato da strani personaggi in ambientazioni mitiche e storiche, è riscoperta e rinnovamento continuo.
Ps: Todd Schorr esibirà le sue nuove opere alla Merry Karnowsky Gallery di Los Angeles con uno show dal titolo “Neverlasting Miracles”.
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