martedì 29 maggio 2012

Breve riflessione sul potere della carta stampata



La libreria Arion di viale Libia, a Roma, ha esposto, in un'intera parete, i nomi storici (e non) della casa editrice Guanda. Vista da lontano, la parete sembrava un mosaico dove ogni tassello conserva una storia a se stante. Ecco che mi ha ricordato una piccola e preziosa opera d'arte. Testimonianza delle emozioni che possono ancora suscitare i libri cartacei in un'epoca storico-culturale come la nostra, in cui la primavera digitale sembrerebbe avvicinarsi sempre di più. 

3 commenti:

  1. Bello il valore artistico dell'immagine e la composizione che è stata effettuata accostando diverse copertine. Purtroppo però bisogna constatare che in Italia il libro elettronico non ha aumentato il numero dei lettori. Non solo, ad oggi ha un impatto di mercato enormemente basso. Un libro suscita emozioni spero per il suo contenuto e non per il media con cui questo è veicolato

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    1. Concordo! Leggevo, alcuni giorni fa, della grande contraddizione relativa i festival e gli eventi culturali (da ultimo il Salone del Libro di Torino): numeri altissimi ma quello dei lettori invece resta invariato e, come hai detto tu, molto basso. Indipendentemente dal media, il libro ha comunque un suo fascino...

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