Giornalismo - Nuovi Orizzonti
Continuano le riflessioni attorno alle quali si è discusso il pomeriggio del 4 luglio a Dig.it, primo incontro nazionale sul giornalismo digitale.
"Viviamo in un contesto dai contorni porosi, in cui è importante capire che nel digitale valgono regole differenti rispetto a ciò che avviene nel giornalismo tradizionale" con queste parole Mario Tedeschini Lalli [vice Direttore Innovazione e Sviluppo del Gruppo Editoriale l'Espresso], che ho avuto il piacere di intervistare prima dei panel pomeridiani, ha spiegato la situazione con la quale facciamo i conti ogni giorno. "E' una partita aperta quella che si sta giocando in nome della democrazia informativa: da un lato abbiamo chi è pagato per sostenere questa democrazia dall'altro abbiamo la nuova generazione di giornalisti che fanno informazione, fanno giornalismo ma, parlando volgarmente, non vengono retribuiti. Se i giovani vogliono fare i giornalisti le possibilità non mancano peccato che, in questo contesto, il giornalismo non paga. Inoltre il giornalismo professionale deve tenere conto della cittadinanza attiva".
E proprio sulle nuove prospettive in campo digitale si è aperto il secondo panel pomeridiano: Open data, Data journalism e Freedom of information. Lo stato dell'arte in Italia. L'attenzione, quindi, si è concentrata sull'accesso alle informazioni pubbliche e il ruolo della cittadinanza che, come diceva Mario Tedeschini Lalli, è sempre più attiva anche nel processo di trasparenza dei dati della pubblica amministrazione. Rendere pubblici i dati delle istituzioni, ideare e creare nuovi modelli che li rendano disponibili è stato l'obiettivo di tre giovani ragazzi, Mauro Munafò, Isacco Chiaf e Jacopo Ottaviani i quali, attraverso le loro testimonianze e la presentazione delle loro inchieste, hanno esplicitato la possibilità di utilizzare al meglio i dati attraverso progetti graficamente e contenutisticamente innovativi ma soprattutto hanno dimostrato l'urgenza di affiancare, ai giornalisti digitali, figure competenti in grado di destreggiarsi nel panorama del data journalism.
La democrazia informativa, concetto sollevato da Mario Tedeschini Lalli, è sorretta anche [e soprattutto] dal FOIA, tesi ampiamente sostenuta da Roberto Natale [Presidente della FNSI - Sindacato Unitario dei Giornalisti Italiani] oltre che da tutti i relatori del secondo panel pomeridiano. In particolare Natale ha avanzato due proposte: l'importanza di educare al valore [economico] dell'Open Data e di formare i giornalisti proprio sull'Open Data, una formazione che deve essere resa obbligatoria.
La prima giornata al Convegno Dig.it si è conclusa con due importanti proposte e molte riflessioni che, probabilmente, vedranno la luce nei prossimi mesi e, forse, faranno da sfondo a Forme di Futuro - Internet Festival 2012 (Pisa).
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