venerdì 31 agosto 2012

Gothic Lolita: se proviamo a immaginare...


Anime dal Giappone (ma non solo)

Percepisco una sensazione intrigante e misteriosa. Si può forse parlare di surrealismo gotico, di decadente dolcezza, di innata prosperità e fertilità, di magica conversione verso tutto ciò che è sinonimo di giovinezza, preludio di un'esistenza ai confini dell'immaginazione? Forse. O forse no. Percepisco anche l'eleganza leziosa accompagnata da note malinconiche, la bellezza fumettistica e caricaturale.

Voglio immaginare così il lungo e stretto corridoio che porta al mondo delle Gothic Lolita. Non so se la preposizione articolata prima di Gothic Lolita ci stia oppure se sia meglio mettere una preposizione semplice o un articolo. Questo perchè non ho abbastanza dimestichezza con le Gothic Anime però, di tanto in tanto, si fa spazio nella mia vita qualche timido (e a volta subdolo) indizio che mi porta ad indagare in questo mondo, a scoprire qualcosa di più.

Istintivamente ho guardato alle Gothic Lolita da un'angolazione personale e differente rispetto a quanto ho letto (e leggo tuttora) in giro, sulla rete e non. Ho volutamente accantonato le critiche, le analisi e gli studi sulla storia e le sue origini, e ho guardato al mondo delle Gothic Lolita osservandolo nella sua continua e instancabile evoluzione. Dal trucco all'abbigliamento, dall'estetica al contesto culturale, le Gothic Lolita inaugurano (e non da adesso) un modo di vivere differente da quello a cui siamo solitamente abituati. Eppure mi piacerebbe immaginare che per un giorno tutti diventassimo Gothic Lolite (credo che per gli uomini ci sia un corrispettivo maschile, correggetemi se sbaglio) come in un lungo anime. Chissà come sarebbe quel giorno...

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