Non riesco a scrivere quando ho gente attorno e in questo momento ho gente attorno che, per un'anima solitaria come la mia è uno schianto emotivo dal quale, nonostante tutto, non posso sottrarmi. Mi rifugio, quindi, nell'arte e nei libri.
Sto leggendo L'impronta dell'editore, una meraviglia per i sensi, una scrittura nitida, pulita che si staglia su un vissuto culturale denso, la testimonianza di un settore fecondo di idee e pensieri, di un lavoro ricercato, in anni, quelli a metà del Novecento, in cui la vitalità culturale traspariva dall'impegno di persone che si riunivano per farne qualcosa di grande ed eterno.
Sto raccogliendo immagini di quadri di Leon Spilliaert. Un pittore conosciuto durante gli studi universitari, pii accantonato perché talvolta la velocità digitale ci porta ad apprezzare l'immediatezza e tralasciare tutto ciò che è contemplazione. Ecco, attraverso la lettura di Calasso, ho ripreso in mano questi quadri in particolare Femme au bord de l’eau, del 1910.
Quanto capisco il bisogno del proprio spazio quando si scrive! ;-)
RispondiEliminaCredo sia una cosa fondamentale
RispondiElimina...traigo
RispondiEliminaecos
de
la
tarde
callada
en
la
mano
y
una
vela
de
mi
corazón
para
invitarte
y
darte
este
alma
que
viene
para
compartir
contigo
tu
bello
blog
con
un
ramillete
de
oro
y
claveles
dentro...
desde mis
HORAS ROTAS
Y AULA DE PAZ
COMPARTIENDO ILUSION
CON saludos de la luna al
reflejarse en el mar de la
poesía...
ESPERO SEAN DE VUESTRO AGRADO EL POST POETIZADO DE DJANGO, MASTER AND COMMANDER, LEYENDAS DE PASIÓN, BAILANDO CON LOBOS, THE ARTIST, TITANIC…
José
Ramón...