Questo articolo è uscito sulla rivista Letteratu.
Quando ho preso in mano il libro di Franzen non ho pensato alle conseguenze emotive che avrebbe avuto su di me. E non ho pensato neppure alle difficoltà che avrei incontrato scrivendone. Le difficoltà nascono dal fatto di essere di fronte a una raccolta di meditazioni che assume il profilo di un racconto diaristico nel quale l’esperienza umana dello scrittore si confonde (talvolta lasciando il posto) con quella dell’uomo.
L’urgenza con la quale Franzen delinea il contorno della sua persona è la stessa urgenza con la quale ricerchiamo una corrispondenza fra la situazione ontologica personale e il contesto collettivo.
Continua la lettura: Più lontano ancora: l’infinita umanità raccontata da Jonathan Franzen http://bit.ly/11VwvOX
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