Dopo la settimana da Guest Blogger di Valentina Bertani, riprendo in mano il blog e vi propongo, come primo articolo, la recensione all'ultimo romanzo di Alyson Richman, La musica segreta dei ricordi, edito da Piemme, libro profondo proprio perché la storia che narra è tratta da un fatto realmente accaduto. Vi invito a questa lettura, impegnata e a tratti faticosa perché è difficile leggere il dolore ma, nel caso decideste di farlo, mi piacerebbe avere i vostri commenti. Questa recensione è uscita sul Blog della rivista Sul Romanzo.
Lo scrittore Roberto Bolaño raccontando il Cile di Pinochet riesce a creare un'atmosfera estremamente realistica che trasuda il dolore e la miseria, il patimento di un'intera generazione rovesciatosi, per riflesso, nei decenni successivi. I figli di questa sofferenza hanno taciuto il loro passato, alcuni non l’hanno conosciuto se non in età adulta, altri hanno rielaborato quel poco che i genitori sono stati in grado di raccontare. Bolaño dipinge la disperazione di quegli anni e il lettore corre veloce sul filo delle parole incastonate dallo scrittore, il quale definisce la struttura e la forma della dittatura di Pinochet. Ora, se proviamo a immaginare queste atmosfere come sfondo politico e sociale di un romanzo e aggiungiamo una storia d'amore adolescenziale che matura e sprigiona la sua forza nell'arco di un trentennio per poi subire il peso di un passato devastante tra luci e ombre, abbiamo gli ingredienti dell'ultimo libro di Alyson Richman...
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