Danza delle ombre felici, Alice Munro
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A volte ho come l'impresione di camminare in equilibrio su un filo troppo stretto per contenere il mio corpo. E sono difficili anche i respiri e le parole escono a fatica, minacciano l'esplosione e ogni volta tornano indietro, da dove sono venute. E' sempre un po' strano vivere di avanzi, stringendo tra le mani anche l'aria che si respira. Ma non è il mio caso, o forse solo a tratti.
Capisco però che dopo una giornata a calibrare le parole, perché il lavoro mi obbliga a una serietà alla quale, talvolta, la mia persona rinuncerebbe volentieri, mi siedo con un libro tra le mani e penso che, in fondo, è questo quello che mi sono conquistata.
C'è una tale forza in questo concetto... E lo dico col cuore gonfio perché in fondo siamo all'inizio dell'anno e siamo tutti carichi di buoni propositi e ci sentiamo in grado di fare tutto, raggiungere qualsiasi obiettivo, persino ribaltare la nostra vita e prenderci qualche rivincita.
Ebbene, dicevo pocanzi che sedendomi con un libro tra le mani sento di essermi conquistata proprio quello che volevo. E questa è la mia forza. Oggi il libro che ho scelto è l'ultimo edito da Einaudi di Alice Munro, Danza delle ombre felici. Ormai avrete capito che una delle scrittrici che preferisco (per non dire la voce che in assoluto vorrei leggere ogni giorno) è proprio la Munro per quel suo modo di distinguere l'autobiografia dalla storia collettiva, per quel suo modo di dichiararsi al lettore e per quella voce suadente con la quale svela la potenza che risiede nell'espressione "verità della vita". Ne fa una lucida e accurata analisi Maria Anna Mariani nel saggio Sull'autobiografia contemporanea edito da Carocci.
Volevo delle storie brevi che contenessero potenza e forza ma anche violenza e determinazione. Ritrovo sempre questi elementi tra le pagine della Munro e so che anche questa volta non mi deluderà. Parlerò a breve del libro.
Danza delle ombre felici. Ci sono tre immagini in questo titolo che penso mi accompagneranno durante il 2014: danza, ombre e felicità.
Sulla danza ho pensato subito alla raccolta di racconti Tutti i figli di Dio danzano di Murakami. La danza, la pioggia, le lacrime, la paura, il passato e il presente e poi ancora, tutto che si ripete come una ruota che non smette di girare. Sulle ombre ho pensato al passato che mi ha plasmata e formata, facendomi diventare la persona che conoscete oggi. Sulla felicità ho pensato al fatto che non ne ho mai avuta abbastanza e che forse è tempo di esserne avari.
Inizio l'anno con Alice Munro, e voi?
Io l'ho iniziato con una rilettura, quella dell'Epopea di Gilgamesh. E' bello cominciare un nuovo anno ripartendo dalle origini (anche se non ho pensato a questo quando ho deciso di rileggere il libro).
RispondiEliminaDeve essere una lettura molto interessante, fammi sapere! Grazie del tuo passaggio, a presto!
RispondiEliminaCiao!
RispondiEliminaparto con "Tempo di imparare" di Valeria Parrella.
Buon Anno
Ciao Peppe, non l'ho ancora letto ma sono molto curiosa di sapere come è. Attendo quindi una tua opinione :) Buon anno anche a te!
RispondiEliminainizio l'anno con "Storia di chi fugge e di chi resta". Di fianco ci metto un ottimo film, "Philomena", bello, ricco di senso e con una Judi Dench che da sola vale il prezzo del biglietto. Scusa l'off-topic e buon anno :)
RispondiEliminaGrazie @DonnaStefania, allora fammi com'è il tuo libro, mi interessa molto! E anche il film a presto
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