venerdì 28 novembre 2014

Qual è l’innovazione nel giornalismo odierno?



Innovazione significa investimento ovvero credere nella professionalità, essere consapevoli della non centralità dei giornali e del fatto che il lettore d’oggi è anche produttore di informazioni, innovare significa anche sperimentare, innovare significa offrire servizi oltre ai contenuti e capire che il ruolo del giornalista, come afferma Jeff Jarvis, “è quello di dare una mano alle comunità a organizzare le loro conoscenze e quindi se stesse”. Se si capisce questo “allora è chiaro che siamo nel business dei servizi e che dobbiamo attingere a vari strumenti, contenuti inclusi, e porre valore nelle relazioni che costruiamo con i membri della comunità e che potranno assumere molte forme. E quindi siamo nel business delle relazioni. Cominciamo perciò a catalogare le forme che queste relazioni possono assumere nei confronti delle persone a cui ci rivolgiamo, dell’ecosistema in cui si opera e dei nostri soci in affari” .


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venerdì 21 novembre 2014

La velocità del lettore cambia il Giornalismo Digitale (oppure è il contrario?)


Se fino a qualche anno fa mi ritrovavo a discutere, con chi ne sapeva di più, di racconti brevi e brevissimi di Cechov, oggi mi ritrovo a discutere di una stessa letteratura che sembra, talvolta, fare a pugni con le esigenze di un lettore sempre più “veloce”. Dove per velocità intendo l’attitudine a balzare da un concetto all’altro, da un link all’altro, da un video a un’infografica, da un tweet a uno status su facebook.

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https://medium.com/@SaraDurantini/giornalismo-digitale-siamo-tutti-lettori-veloci-a3a92d07699e

mercoledì 19 novembre 2014

Giornalismo Digitale: lo stato di salute dell'informazione online in Italia

Pier Luca Santoro, durante il suo workshop al GlocalNews, (Festival del Giornalismo Digitale) focalizzato sul social media marketing per i giornali, ha parlato di quattro parole chiave: comunità, condivisione, cura e conversazione.



Leggendole ho ripensato ad alcuni articoli, molti dei quali scritti da giornalisti ed esperti del settore statunitensi, che approfondiscono proprio questi aspetti con grande semplicità. Le citazioni che riporterò, correlate tra loro, sono la dimostrazione di quanto asserito dallo stesso Santoro in apertura dell’articolo apparso su @DataMediaHub in seguito al suo intervento: “Capita che torni da una tre giorni sulle evo­lu­zioni del gior­na­li­smo digi­tale in cui si dileg­gia, su quanto avan­zato sia lo stato dell’informazione online nel nostro Paese, per avere la con­ferma che in realtà la situa­zione è di un’arretratezza sbalorditiva”.

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martedì 18 novembre 2014

Social Media e Strutture Museali



Tempo fa sono stata invitata dal Caos di Terni a parlare dell’utilizzo dei Social Media per le strutture museali. Dopo vari spostamenti di giorni e date, l’incontro è avvenuto ieri.

Chi mi conosce sa che sono, da sempre, vicina (umanamente e professionalmente) ai musei. Per questo l’argomento in questione mi stuzzicava parecchio. Le slide che ho preparato non hanno la presunzione di esaurire un discorso tanto complesso, soprattutto in un Paese, come il nostro, dove il retaggio culturale cui si tenta di restare fedeli può far sorgere fraintendimenti e discostare da quelle che sono le reali potenzialità dei media sociali.

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