giovedì 30 luglio 2015

La vita, Murakami e altre amenità



Probabilmente la costanza non è un mio pregio. O almeno non lo è in determinate situazioni. Per esempio so con certezza che scrivendo queste poche righe sottraggo tempo e spazio ad altre attività, anche personali (ad esempio, la scrittura. Perché sì, sto scrivendo. Non ho ancora identificato il nucleo di questi fogli bianchi ma qualcosa sta prendendo forma). Così come so per certo che aprire un libro di Murakami, in questo momento della mia vita, "sottrae tempo" ad altre situazioni (ad esempio, di nuovo alla scrittura. Ma può la lettura sottrarre tempo alla scrittura?).

Suona strano detto da una persona che è sempre stata circondata dai libri, E lo è tuttora. Non trovate anche voi sia strano? Eppure è così. La vita ti sposta dove ti vuole più presente e spesso ci si lascia travolgere, più o meno consapevolmente, dal suo vortice.

Illimitato orgoglio e illimitata autocommiserazione. Lo scrive Murakami (Una lenta nave per la Cina - L'elefante scomparso e altri racconti) osservando la città. Frase rubata che descrive la vita di un adulto vista con gli occhi degli adulti.

Ho scoperto, in questo periodo di assenza dal blog e di presenza nella scrittura più intima, che esiste una felicità fatta di attese e di attimi sospesi. Una felicità fatta di stelle e birra ghiacciata su una terrazza dove sei stato, in solitudine, per tanti anni, e adesso che condividi quello spazio, proprio quello ti sembra il posto più bello del mondo. Ho scoperto che esiste una felicità ponderata, sommessa, forse anche un po' schiva. Ho scoperto che la felicità ti sorprende quando meno te lo aspetti e con la stessa velocità ti lascia vuoto, ricurvo su te stesso e sulla tua quotidianità.

E poi ho scoperto che stare svegli fino a tardi, a leggere, a guardarsi al buio, anche solo per scorgere i lineamenti dell'altro o percepirne il respiro, fa di una coppia una vera coppia. Perché è la storia, da sempre, che unisce. La storia e il modo in cui viene vissuta (e poi elaborata).

Sentirsi incoraggiati, ogni giorno di più, a fare di se stessi quello che non avresti mai avuto il coraggio di fare: qualcosa destinato a durare nel tempo. Io ci sto provando con le parole e con questo mucchio di fogli bianchi. 


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