Parigi mai più senza: Intervista a Elisabetta Castiglione
Le ciel tout bleu s’étalait sur la ville, plein de soleil et d’hirondelles […], Paris s’éveillait, joyeux dans la chaleur et la lumière[…] une gaieté courait la rue, éclairait les visages, mettait un rire partout comme un contentement mystérieux des êtres et des choses sous le clair soleil levant.
Guy de Maupassant
E' questa l'immagine letteraria alla quale ho pensato da quando ho iniziato a seguire Elisabetta Castiglione e la sua Parigi mai più senza: un guizzo narrativo accostato a una vision artistica poliedrica. Un salto nella Parigi dei parigini, tra mostre, palazzi, teatri, eventi per grandi e bambini, ristoranti e tanto ancora.
In questa intervista ci siamo addentrati con Elisabetta nella sua vita lavorativa, nel dietro le quinte del suo sito e della struttura comunicativa di Parigi mai più senza.
Parigi mai più senza nasce in seguito al tuo trasferimento nella capitale parigina. Inizierei, quindi, parlando della tua scelta di lasciare l'Italia, di lasciare un lavoro a tempo indeterminato, di lasciare Milano e una carriera giornalistica per abbracciare la magia di Parigi (che non è poco). Scelta coraggiosa per tanti. Che cosa ti ha spinto a prendere questa decisione e quali sono state le prime sensazioni provate dopo il trasferimento?
Parigi mai più senza non è il solito blog sulla città di Parigi. Tu stessa lo confermi nelle info. E difatti, arrivati sul tuo sito si respira da subito un'atmosfera nuova. Qual è stata la scintilla che ha portato all'ideazione e alla creazione del tuo sito?
E.C: A Milano grazie al mio lavoro mi sono sempre occupata di teatro, di mostre, di arte, di enogastronomia, di appuntamenti e di eventi legati alla città. E senza volerlo ho cominciato ad applicare la mia morbosa curiosità verso l’arte, la cultura e il cibo sulla città di Parigi e ho cominciato ad andare a mostre, spettacoli, esposizioni, frequentare ristoranti, conoscere, uffici stampa, chef… Alla fine, tutti quelli che conoscevo si rivolgevano a me per avere consigli utili su cosa fare a Parigi, dove andare, quale mostra vedere, dove andare a mangiare e lì ho pensato che forse le mie esperienze pratiche sarebbero potute finire on line. Non con un blog dove parlo in prima persona, ma con un sito dal taglio giornalistico in cui racconto quello che Parigi offre e non necessariamente quello che a me piace.
Fabrice Moireau |
Nel tuo sito c'è la giusta commistione tra cultura artistica parigina e cultura enogastronomica francese: un mix perfetto. Dal museo alla libreria passando per un buon ristorante. Quanto ha inciso la tua professione in questo modo di raccontare la metropoli?
E.C: In Parigi mai più senza ci sono 20 anni di lavoro a Milano: c’è tutta me stessa.
Molto spazio viene dato anche agli eventi culturali dedicati ai più piccoli e alle famiglie. Tematiche spesso tralasciate da molte testate italiane, salvo poi ricordarsi degli eventi per i piccini in prossimità di una mostra o di un'inaugurazione. Sei d'accordo con questa affermazione? E come si comporta, da questo punto di vista, la città di Parigi, quanto spazio offre alle esperienze artistiche e ricreative per bambini rispetto a una Milano dove sei nata e cresciuta?
E.C: Parigi è una città straordinaria per chi ha bambini: quasi tutti i musei organizzano ateliers legati alle mostre in corso, ci sono ateliers di cucina, di arte, sportivi, insomma c’è davvero di tutto. Senza dimenticare i Jardin d’Acclimatation, il Musée en Herbe, Disneyland Paris, il Parc Asterix. Da questo punto di vista Parigi è straordinariamente attenta ai piccoli e in Italia bisognerebbe stare più al passo. A Milano si cominciano a intravedere spiragli, ma siamo ancora lontani dal tocco parigino. Scriverne è importante per dare suggerimenti ai tanti italiani che vivono qui e a tutti quei turisti che vengono coi bambini a Parigi. Portare un bambino a una mostra, fargliela capire con i suoi occhi magari attraverso atelier creativi e intelligenti, beh, è il modo migliore per fargli amare l'arte.
Fabrice Moireau |
Come ti immagini Parigi mai più senza tra cinque anni e quali sono i progetti futuri per il tuo sito?
E.C: Vorrei che il mio sito crescesse sempre di più fino a diventare una guida essenziale e sempre aggiornata sulla città. Ma non un semplice vademecum per scoprire che la Torre Eiffel è bella, che ha tre piani da cui si gode un'ottima vista sulla città o che navigare sulla Senna la sera è molto romantico. Vorrei che fosse uno strumento pratico e godibile - dal forte tocco italiano - per vivere la città in modo alternativo, non scontato, da parigini doc.
Parigi mai più senza è un racconto della capitale francese da diverse angolazioni.
L'arte e la cultura sono le grandi cornici ma dentro ci sono le emozioni.
Per una lettura approfondita del sito: http://www.parigimaipiusenza.com/
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