Dall'
inchiostro cinese alla
pittura digitale passando per l'
acquerello, l'olio e le matite colorate: sono le tecniche pittoriche di una giovane e contemporanea artista e illustratrice spagnola,
Ana Santos che, in seguito a un percorso di specializzazione presso le Belle Arti all'Università di Salamanca, collabora attualmente con numerose testate giornalistiche ricercando nel ritratto del volto femminile innumerevoli declinazioni: da una prima analisi delle sue opere emerge il
rapporto volto-anima, leitmotiv del periodo rinascimentale, che ritorna preponderante nel nostro periodo storico tanto da essere argomento di studio da parte di Philip Scott Johnson, digital artist americano, attraverso la video-sequenza
"Cinquecento anni di ritratti femminili nell’arte occidentale".
Nei ritratti di Ana Santos le linee morbide a tratti si fanno geometriche e qui interviene il colore che spezza la tensione creando un gioco di forme e colori davvero notevole. L'anatomia umana dipinta sulla tela con l'utilizzo di varie tecniche, viene alterata dalle stesse, dal calore delle tonalità e dal gioco di linee.
Nelle opere della Santos sembrerebbe essere dinanzi a un tentativo di congiunzione della sperimentazione pittorica con la conoscenza anatomica e, soprattutto, con la conoscenza spirituale. Ed è così che lo sguardo entra in profondità nella tela, creando un "contatto" con il volto dipinto, un contatto tra esterno e interno.
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