.@NicolaLagioia: Non si può amare la città di Torino, senza amare il Salone del Libro. E non si può avere a cuore la cultura del nostro paese, senza avere a cuore le sorti del Salone. Noi riprendiamo a lavorare: maggio è vicino.— Salone Libro Torino (@SalonedelLibro) 27 febbraio 2018
Un giorno, tutto questo... sarà… #SalTo18 pic.twitter.com/F5MuxKaQU7
.@NicolaLagioia: Visto che siamo tornati in Italia, possiamo adesso ascoltare una musica, un vento che viene da vicino... dalla Liguria... o forse dalla Sardegna... o forse dal mondo intero...#fabriziodeandré #SalTo18 pic.twitter.com/1K09ldbIA8— Salone Libro Torino (@SalonedelLibro) 27 febbraio 2018
Il Salone del Libro di #Torino è uno spazio di libertà e di democrazia a cui non abbiamo voluto rinunciare e cui non dobbiamo mai rinunciare. Il futuro del Salone del Libro di Torino inizia da oggi #SalTo18 #tuttoquestoungiorno pic.twitter.com/DkHFErWTY6— Massimo Bray (@massimobray) 27 febbraio 2018
Sono partita da alcuni tweet per trasmettere l'emozione della conferenza stampa presso il Museo del Nazionale del Cinema di Torino del 31° Salone Internazionale del Libro, in programma da giovedì 10 a lunedì 14 maggio 2018.
Il Salone Internazionale del Libro 2018 è realizzato grazie al sostegno di Regione Piemonte, Città di Torino, Intesa Sanpaolo, Compagnia di San Paolo, Fondazione Crt, Associazione delle Fondazioni di Origine Bancaria del Piemonte, Ice, Direzione Cinema del Ministero per i beni e le attività culturali e il turismo, Centro per il Libro e la Lettura e Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Torino. Il Salone è un progetto della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura. Con il Protocollo d’Intesa siglato il 14 dicembre 2017, l’organizzazione e realizzazione della 31a edizione sono state affidate dai Soci Fondatori alla Fondazione Circolo dei lettori e alla Fondazione per la Cultura Torino. In particolare, alla Fondazione Circolo dei lettori sono attribuite le attività connesse al contatto con gli editori e la gestione degli spazi espositivi con annessa progettazione tecnica, layout e allestimento. L’elaborazione, il coordinamento e l’attuazione del programma editoriale. L’organizzazione di attività quali Bookstock Village, Superfestival e lnternational Book Forum. L’organizzazione dei premi, il programma professionale, i progetti speciali della Regione Piemonte, nonché il coordinamento dell’attività di comunicazione dell’evento e della comunicazione istituzionale.
Alla Fondazione per la Cultura Torino sono invece attribuiti i compiti organizzativi legati al programma musicale per la città, a Festa Mobile, al Salone Off e la ricerca e gestione delle sponsorizzazioni e il merchandising.
"La cultura è fondamentale per la nostra società. L'hanno scritto anche i padri costituenti": @massimobray apre la prima conferenza verso il #SalTo18! pic.twitter.com/yIRkguTj7t— Salone Libro Torino (@SalonedelLibro) 27 febbraio 2018
Un giorno, tutto questo. Il tema e le cinque domande
Un giorno, tutto questo... che cosa ne sarà. Un giorno, tutto questo... sarà bellissimo. Oppure: Un giorno, tutto questo... sarà in pericolo... o sarà perduto. Un giorno, tutto questo... sarà il migliore dei mondi possibili. Oppure: Un giorno, tutto questo... sarà sotto minaccia, e dovremo difenderlo. Un giorno, tutto questo... sarà il posto in cui noi o i nostri figli saremo felici di poter vivere. Per capirlo, è stato chiesto alle migliori menti del nostro tempo di rispondere a cinque grandi domande sulla contemporaneità, cinque domande fondamentali per il tempo che ci aspetta.I consulenti culturali del Salone sono il comitato editoriale che ha elaborato le cinque domande intorno alle quali ruoterà il programma della 31a edizione: Paola Caridi, Ilide Carmignani, Mattia Carratello, Giuseppe Culicchia, Valeria Parrella, Fabio Geda, Alessandro Grazioli, Giorgio Gianotto, Loredana Lipperini, Giordano Meacci, Eros Miari, Francesco Pacifico, Christian Raimo, Lucia Sorbera, Rebecca Servadio, Annamaria Testa. Idealmente con loro Alessandro Leogrande, prematuramente scomparso lo scorso 26 novembre e al quale il Salone dedicherà un ricordo speciale.
1.Chi voglio essere? La nostra identità è in continua costruzione. Nell’epoca del culto di sé, chi aspiriamo a essere? Che rapporto c’è oggi tra l’essere se stessi, il conoscere se stessi e il diventare se stessi?
2.Perché mi serve un nemico? I confini ci proteggono oppure ci impediscono di incontrarci e cooperare? Come e perché li tracciamo? Abbiamo bisogno di costruirci un nemico per poter sperare di non averne?
3.A chi appartiene il mondo? Tra cent’anni la nostra Terra potrebbe essere meno accogliente di oggi. La forbice tra ricchi e poveri si allarga. Il lavoro si trasforma e può ridursi. Milioni di persone sono costrette a lasciare la propria casa. Di chi è il mondo? Chi deve prendersene cura?
4.Dove mi portano spiritualità e scienza? Scienza e religione hanno dato forma alla nostra storia e al nostro pensiero. Ma sono state usate anche come strumenti di oppressione. C’è oggi una promessa di cambiamento e di futuro nella spiritualità delle religioni, nel rigore nelle scienze? O altrove?
5.Che cosa voglio dall’arte: libertà o rivoluzione? La creazione artistica può bastare a se stessa? O deve porsi l’obiettivo di cambiare le cose? Libertà o rivoluzione: cos'è l’arte, e che cosa deve e può dare a tutti noi?
Le domande sono state inviate a numerosi, importanti intellettuali del nostro tempo. Le risposte stanno arrivando nella forma espressiva che gli interpellati preferiscono (testi, immagini, tracce audio e video). Esse verranno divulgate in diverse forme durante i giorni del Salone e nelle settimane precedenti. Una quindicina di contributi diventeranno podcast audio grazie alla collaborazione con Audible (www.audible.it), che affiderà alla voce dei suoi attori la lettura di alcuni di essi.
Le cinque domande avranno anche un luogo fisico a loro dedicato: le Ogr, Officine Grandi Riparazioni di corso Castelfidardo, recuperate e rilanciate come grande polo artistico e culturale dalla Fondazione Crt, che metteranno a disposizione del Salone il loro «Duomo».
La Francia, Paese ospite a cinquant’anni dal Maggio Francese
— Corsi e Rincorsi (@CorsieRincorsi) 27 febbraio 2018Ospite del Salone 2018 è la Francia. Come ha spiegato il direttore editoriale del Salone del Libro, si è voluto ragionare su un paese che, da una parte, ha una fortissima tradizione culturale che difende e valorizza in modo esemplare, e dall’altra è stato al centro in questi anni di tensioni e di traumi che, proprio grazie a quella tradizione culturale, sta riuscendo a elaborare. La Francia è uno dei veri laboratori culturali europei di quest'anno. Il Salone si tiene a maggio. Nel 2018 cadono i 50 anni dal 1968. Ecco allora che la sezione di approfondimento porterà il nome di Maggio Francese.
Nelle prossime settimane ci saranno aggiornamenti sulla "grande onda francese" intanto sono arrivati alcuni nomi: Edgar Morin, Antoine Volodin.
Inoltre si rinnova anche il parternariato con il Salon du livre di Montreuil che, in collaborazione con l’Institut Français, curerà una bellissima mostra progettata per la Buchmesse di Francoforte 2017 e nella quale 26 tra i più importanti illustratori e artisti francesi reinterpretano il rapporto tra lettera e immagine.
Grandi ospiti: ecco i primi nomi
"Con la concentrazione della poesia e la franchezza della prosa, dipinge il paesaggio degli spodestati". Con questa motivazione l'Accademia di Svezia assegnò nel 2009 il premio Nobel per la Letteratura a Herta Müller. E Herta Müller quest’anno sarà al Salone di Torino, grazie al Premio Mondello di Palermo con il suo presidente onorario Giovanni Puglisi, alla casa editrice Feltrinelli e alla Buchmesse di Francoforte.In virtù di una collaborazione che dura ormai da molti anni, ogni edizione del Salone ospita infatti il vincitore del Premio Mondello Internazionale: grazie a questo, negli anni sono arrivati grandi scrittori come Emmanuel Carrère, Elizabeth Strout, Marilynne Robinson, eletti ognuno come proprio maestro ideale da un giudice monocratico. Quest'anno giudice monocratico è Andrea Bajani, che ha indicato nella scrittrice romena di lingua tedesca il proprio autore di riferimento, e con la quale dialogherà in uno degli appuntamenti più attesi del programma.
Il maggior premio letterario italiano, il Premio Strega, è presente al Salone Internazionale di Torino con due sezioni. Il vincitore del Premio Strega Ragazze e Ragazzi incontrerà al Bookstock Village le scolaresche provenienti da tutta Italia. E per la prima volta i cinque scrittori stranieri finalisti del Premio Strega Europeo presenteranno (giorno per giorno, finalista per finalista) i loro libri al Salone, e l'ultimo giorno verrà proclamato il vincitore. I nomi dei cinque grandi ospiti internazionali non sono ancora stati rivelati, in attesa che il Premio Strega elegga la cinquina. La partecipazione del Premio Strega è resa possibile dalla collaborazione con la Fondazione Bellonci, il suo presidente Giovanni Solimine e il direttore Stefano Petrocchi, la Rappresentanza in Italia della Commissione Europea e con Casa delle letterature di Roma.
Eduard Limonov, l'intellettuale dissidente, reso celebre dal volume di Carrère, tornato in possesso del suo passaporto in questi giorni, sarà infatti ospite del Salone di Torino in occasione dell’uscita per l'editore Sandro Teti della sua autobiografia, Zona Industriale.
E poi ancora: Giuseppe Tornatore, Bernardo Bertolucci, Fernando Aramburu... e la lista di nomi si arricchirà nelle prossime settimane.
I progetti tematici
Per il terzo anno ci sarà al Salone Anime Arabe, il focus sulla cultura e la letteratura del mondo arabo e delle sue diaspore, curato da Lucia Sorbera e Paola Caridi. La sezione si concentra su continuità e punti di rottura della cultura araba, partendo da un anniversario importante: quarant’anni fa, nel 1978, viene pubblicato negli Stati Uniti Orientalismo di Edward Said, l’intellettuale arabo più stimato e rimpianto, autore di un libro amato e contestato al tempo stesso.Solo Noi Stesse (sezione sul pensiero femminile curata da Loredana Lipperini e Valeria Parrella) torna con un incontro importante sul #MeToo e sulla condizione femminile nell’anno del caso Weinstein, e uno sulla presenza (o assenza?) nelle antologie scolastiche del contributo letterario delle donne nei secoli.
Torna la Piazza dei Lettori, il grande spazio gestito dai Colti, il Consorzio delle Librerie Indipendenti Torinesi che si è creato in seno all'edizione 2017 del Salone.
Il Salone ospiterà due premi letterari dedicati a promuovere il recupero e il reinserimento dei carcerati attraverso la pratica della scrittura e della creatività letteraria: il Premio Goliarda Sapienza e il Premio Casalini.
Dopo il successo della 30a edizione, torna Festa Mobile: il programma di letture ad alta voce curato da Giuseppe Culicchia.
Saranno presenti eventi che omaggeranno Romain Gary e David Foster Wallace.
#Risvegliamolacultura Italiana
#UnGiornoTuttoQuesto