Andrea Pazienza, Le straordinarie avventure di Pentothal. Fandango

Mai tornare indietro, neanche per prendere la rincorsa. 

Andrea Pazienza, 
Le straordinarie avventure di Pentothal



“Quando si entra nelle Straordinarie avventure di Pentothal troviamo Andrea Pazienza che sogna. Con una frequenza che ne è anche la caratteristica principale, le vicende cascano dalla cima delle sue tavole sul suo corpo sdraiato, piene di momenti drammatici, allucinati, che appaiono per il tratto così immaginoso del disegno fantastici e fuori dal mondo ed erano al contrario l’ordinario disastro della vita universitaria bolognese negli anni Settanta. Agguati fascisti, spacciatori, camionette della polizia.

Un mondo adulto feroce, che non esitava a colludere con qualunque potenza straniera, organizzazione segreta, fatta di P2, Gladio e Stay behind e di comunisti altrettanto complottardi che finirono con lo scontrarsi anche fisicamente con il movimento del ’77 in Piazza Maggiore dopo l’11 marzo o quando rifiutarono di farsi predicare davanti all’università da Luciano Lama. A questo mondo adulto era profondamente estranea la parte più vivace dei giovani di quegli anni, da Tondelli, Piersanti, Freak Antoni e la Traumfabrik, il nucleo di dissidenti da cui sarebbe nato in modo drammatico quel filo piuttosto esile di discorso per cui si può parlare di letteratura, cinema, società negli anni successivi.

A chi passerà la vita a negoziare, raggranellare due lire o cercare di farsi spazio magari con qualche concorso truccato o una raccomandazione non ci sono letture da consigliare. Se mai, si può consigliare di non leggere nulla, non vivere e non amare e contentarsi delle lusinghe dei deboli, non dell’amicizia dei migliori. Difficile mostrargli anche le tavole di Pentothal. Bisogna, per capire questo mondo, vedere un mondo abitato da Dei, la morte a fianco alla vita e non come qualcosa di inguardabile, e ricordare per Andrea Pazienza i versi di Menandro: muore giovane chi agli dei è caro.”

Enrico Palandri, 
Prefazione all'edizione Fandango

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