venerdì 6 luglio 2018

Henri Cartier-Bresson. Landscapes in mostra al Forte di Bard fino al 21 ottobre 2018

Henri Cartier-Bresson. Landscapes
Dal 17 giugno al 21 ottobre 2018
Curatore: Andréa Holzherr, Global Exhibition Director, Magnum Photos International 
In collaborazione con: Magnum Photos International e Fondation Henri Cartier-Bressonm Parigi
Forte di Bard
11020 Bard
Valle d’Aosta



Henri Cartier-Bresson. Landscapes è la mostra in corso al Forte di Bard, in Valle D'Aosta fino al 21 ottobre 2018. Curata da Andréa Holzherr, Global Exhibition Director, Magnum Photos International e in collaborazione con la stessa Magnum Photos International e con Fondation Henri Cartier-Bresson, Parigi.  

La mostra presenta 105 immagini in bianco e nero, personalmente selezionate da Henri Cartier-Bresson, scattate tra gli anni Trenta e gli anni Novanta fra Europa, Asia e America. Ciascuna fotografia è rappresentazione di quell' "istante decisivo" che per l’artista è il "riconoscimento immediato, nella frazione di un secondo, del significato di un fatto e, contemporaneamente, della rigorosa organizzazione della forma che esprime quel fatto". 

Sebbene in alcune foto compaiano anche delle persone, l’attenzione dell’autore è concentrata in modo particolare sull’ambiente, tanto che si può parlare di Paesaggio della Natura e Paesaggio dell’Uomo. Le immagini in bianco e nero di colui che è stato denominato l’"occhio del secolo", sono raggruppate per tema: alberi, neve, nebbia, sabbia, tetti, risaie, treni, scale, ombra, pendenze e corsi d'acqua quasi a proporre una "promenade" tra paesaggi urbani e paesaggi rurali.

Sono immagini che riflettono il rigore e il talento di Henri Cartier-Bresson che in esse ha saputo cogliere momenti e aspetti emblematici della natura, spesso immortalando la perfetta armonia tra le linee e le geometrie delle immagini. Armonia perfetta e serena, ad offrire una interpretazione naturale, calma e bella di un secolo, il ventesimo, per altri versi magmatico e drammaticamente complesso.

Come ha affermato il poeta e saggista Gérard Macé nella prefazione al catalogo Paysage (Delpire, 2001), "Cartier Bresson è riuscito a fare entrare nello spazio ristretto dell’immagine fotografica il mondo immenso del paesaggio, rispettando i tre principi fondamentali che compongono la sua personale geometria: la molteplicità dei piani, l’armonia delle proporzioni e la ricerca di equilibrio".

Nato nel 1908 a Chenteloup, Seine-et-Marne, Cartier-Bresson fu co-fondatore nel 1947 della celebre agenzia Magnum ed è una figura diventata mitica nella storia della fotografia del Novecento. Dopo gli studi di pittura, la frequentazione degli ambienti surrealisti e dopo l’esperienza in campo cinematografico al fianco di Jean Renoir, nel 1931, in seguito a un viaggio in Africa, decide di dedicarsi completamente alla fotografia.

Da Città del Messico a New York, dall’India di Gandhi alla Cuba di Fidel Castro, dalla Cina ormai comunista all’Unione Sovietica degli anni cinquanta: Henri Cartier-Bresson percorre la storia del secolo breve con la fedele Leica al collo, scegliendo con cura il punto di ripresa, cogliendo il ‘momento decisivo’ e dando vita a immagini ormai entrate nell’immaginario comune e che gli sono valse l’appellativo di "occhio del secolo".

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