Luigi Ghirri, Marina Di Ravenna (1986) |
Madonna che silenzio che c'è stasera
sotto un cielo d'argento tra la ferrovia e la nuova moschea.
Da una macchina arriva della musica elettronica del Nord Africa,
io cerco un centro di gravità almeno momentanea.
La terra, l'Emilia, la Luna
io e te in un temporale interminabile in Sudamerica.
Sono come la Germania o come la Turchia o come la Grecia,
come una notte passata in strada o passata in webcam.
Sono un insieme di violenze e di speranze,
sono un rumore di scontri e di feste, di scontri e di feste.
Madonna che silenzio tra la luna e il nord Italia
tra una chiesa, un castello e una strada sterrata.
Da una finestra arriva della musica elettronica dell'Est Europa,
io cerco un centro di gravità almeno momentanea.
La Terra, l'Emilia, la Luna
io e te davanti al monumento dei cuori strappati appena fuori Cracovia.
Dammi solo quello che mi disorienta
una cantilena per quelli che dormono in macchina
e ci sia acqua per tutti quelli che come te vanno per deserti
per tutti quelli che sono morti come sono vissuti
felicemente felicemente felicemente e al di sopra dei loro mezzi
felicemente felicemente felicemente e al di sopra dei loro mezzi.
La Terra, l'Emilia, la Luna
di Vasco Brondi
/ Le luci della centrale elettrica
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