Questo è il sito web di Sara Durantini. Libri editi oltre a racconti, brevi saggi e articoli pubblicati, nel tempo, su riviste, periodici e blog. Gli ambiti di interesse: autobiografia femminile, letteratura al femminile. Tra le autrici che hanno suscitato maggiormente il suo interesse: Colette, Marguerite Duras, Annie Ernaux, Anaïs Nin, Nathalie Léger, Sylvia Plath, Simone de Beauvoir, Virginia Woolf, Anne Sexton, Chandra Livia Candiani, Alice Munro.
giovedì 31 gennaio 2019
Anka Zhuravleva Photography
Vittorio Sereni, In me il tuo ricordo
Anka Zhuravleva |
martedì 29 gennaio 2019
Mia regina di Jean-Baptiste Andrea. Einaudi
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Eppure il momento idilliaco si spezza sotto al peso della realtà, quella cruda realtà.
Uno squarcio tra le stelle, "una serata pazzesca" nell'estate del 1965, l'estate più speciale di tutte.
A forza di sentirmi dire che ero solo un bambino, e che andava benissimo cosí, è successo l’inevitabile. Ho voluto provare loro che ero un uomo. E gli uomini fanno la guerra (...).
Una volta mio padre lustrava regolarmente le pompe, ma poi l’età e la penuria di clienti lo avevano fatto desistere. A me però mancavano le pompe tirate a lucido. Non me le lasciavano piú lucidare da quando, l’ultima volta, mi ero completamente inzuppato e mia madre me ne aveva dette di tutte i colori, come se non avesse già abbastanza da fare con un marito sfaticato e un figlio ritardato.
Non so contare e, quando provo a scrivere, le lettere mi si aggrovigliano in testa, restano impigliate nel braccio ed escono dalla penna come un nido di spaghetti. Per questo ho dovuto abbandonare la scuola. Le cose piú semplici erano un’impresa per me. In teoria avrebbero dovuto mettermi in un istituto speciale, ci avevano anche dato un opuscolo pieno di foto di bambini in corridoi spaziosi e con delle persone sorridenti che gli posavano la mano sulla spalla. Ma dalle nostre parti non esistevano scuole del genere e tutti se ne infischiavano, io per primo. E cosí ho cominciato a lavorare alla stazione di servizio.
Sono salito sulla roccia e sono rimasto a guardare mentre diventavano sempre piú piccoli: lei, il suo vestito e il suo occhio nero, non piú grandi di un arbusto, di un filo d’erba, di un insetto, un puntino insignificante nell’orizzonte ondulato.
Viviane ha tirato fuori di tasca qualche barretta di cioccolata, una mela, un pezzo di formaggio. Di colpo mi è venuta una gran fame, non avevo mangiato piú niente dopo i corbezzoli e ho divorato tutto come un orso. Poi ci siamo sdraiati sotto il cielo tondo: ho immaginato che ci trovassimo sotto un
telescopio gigante, e qualcuno all’altra estremità forse ci stava osservando in quel momento. Ero sul punto di salutare con la mano, ma mi sono trattenuto per non fare la figura dello scemo. Viviane ha mosso i piedi e si è girata verso di me.
– Cosa facciamo?
Adesso però avevo una regina e sapevo che avrei fatto qualsiasi cosa per lei, non perché avevo giurato, ma perché mi andava. Ho pensato che forse essere un eroe voleva dire proprio questo: fare qualcosa che nessuno ti obbliga a fare.
Sete d'amore di Yukio Mishima, Guanda
Vertigo di Katharine McGee. Edizioni Piemme
domenica 20 gennaio 2019
Poesie di Sylvia Plath. Ricordi di una poetessa e Donna
E' stato un verso tatuato sul braccio di una ragazza ad avvicinarmi alla poesia di Sylvia Plath.
Durante l'adolescenza ero troppo distratta per precipitare nella lirica palpitante della Plath ma ero, al contempo, una sognatrice troppo grande per non inciampare, prima o poi, tra le sue poesie. E se durante il liceo il professore d'inglese mi regalò momenti meravigliosi grazie ai versi della Plath, quell'energia espressiva, quella profonda coscienza di sé, quello spasmodico e logorante bisogno di affondare le mani nel dolore, quel rimestare nella sofferenza per ricavare altra sofferenza, vennero a me qualche anno dopo, grazie a un tatuaggio di una ragazza.
Era lei che citava, nei suoi articoli di giornale e nelle sue lettere, De Chirico, Gauguin, Goya, Klee, Picasso ed era sempre lei che parlava di "disperato amore del vivere", rubando le parole a Giovanni Giudici. Era lei a correre sul binario parallelo a quello della morte, in un costante ossimoro che toglie il respiro anche a chi la legge.
Ed io, ignara della limpida profondità dei suoi versi, mi ero accostata alla poetica di Sylvia Plath con la baldanzosa pretesa di carpirne il significato, di riuscire a far combaciare le rime con i pensieri, di riempirmi la bocca con parole troppo grandi per la mia portata e tutto questo per il solo fatto che ammiravo, esteticamente, la ragazza che si era fatta tatuare sul braccio un verso di Sylvia Plath.
Anzi credo proprio che non se ne sia neppure resa conto.
E questa è la storia, bizzarra se volete, di come Sylvia Plath mi abbia affascinata.
Lettera d'amore
Non è facile dire il cambiamento che operasti.
Se adesso sono viva, allora ero morta
anche se, come una pietra, non me ne curavo
e me ne stavo dov'ero per abitudine.
Tu non ti limitasti a spingermi un po' col piede, no-
e lasciare che rivolgessi il mio piccolo occhio nudo
di nuovo verso il cielo, senza speranza, è ovvio,
di comprendere l'azzurro, o le stelle.
Non fu questo. Diciamo che ho dormito: un serpente
mascherato da sasso nero tra i sassi neri
nel bianco iato dell'inverno-
come i miei vicini, senza trarre alcun piacere
dai milioni di guance perfettamente cesellate
che si posavano a ogni istante per sciogliere
la mia guancia di basalto. Si mutavano in lacrime,
angeli piangenti su nature spente,
Ma non mi convincevano. Quelle lacrime gelavano.
Ogni testa morta aveva una visiera di ghiaccio.
E io continuavo a dormire come un dito ripiegato.
La prima cosa che vidi fu l'aria, aria trasparente,
e le gocce prigioniere che si levavano in rugiada
limpide come spiriti. Tutt'intorno giacevano molte
pietre stolide e inespressive,
Io guardavo e non capivo.
Con un brillio di scaglie di mica, mi svolsi
per riversarmi fuori come un liquido
tra le zampe d'uccello e gli steli delle piante
Non m'ingannai. Ti riconobbi all'istante.
Albero e pietra scintillavano, senz’ombra.
La mia breve lunghezza diventò lucente come vetro.
Cominciai a germogliare come un rametto di marzo:
un braccio e una gamba, un braccio, una gamba.
Da pietra a nuvola, e così salii in lato.
Ora assomiglio a una specie di dio
e fluttuo per l’aria nella mia veste d'anima
pura come una lastra di ghiaccio. E' un dono.
venerdì 18 gennaio 2019
Rileggere Fuochi di Marguerite Yourcenar
Bompiani |
Ho paura di non sapere come fare con il mio Dolore#VenerdìRileggo a #CasaLettori #Fuochi Yourcenar— Casa Lettori (@CasaLettori) 18 gennaio 2019
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L’amore è un castigo. Ci punisce di non aver saputo restare soli.— Corsi e Rincorsi (@CorsieRincorsi) 16 gennaio 2019
Marguerite Yourcenar, Fuochi#MercoledìLibero a #CasaLettori
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Mi rifiuto di fare di te un oggetto, quand'anche fosse l'Oggetto Amato#VenerdìRileggo a #CasaLettori #Fuochi Yourcenar— Casa Lettori (@CasaLettori) 18 gennaio 2019
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Mi abituò a usare l'ipocrisia come un inalterabile belletto #VenerdìRileggo a #CasaLettori #Fuochi #MargueriteYourcenar— maria dicuonzo (@mariadicuonzo1) 18 gennaio 2019
La Maria Maddalena dipinta da #CarloCrivelli #Artlovers pic.twitter.com/Iuq0DJRqVP
Fa tutto, Fedra (...) Abbandona il suo paese come si rinunzia ai sogni; rinnega la famiglia come ci si sbarazza dei ricordi#VenerdìRileggo a #CasaLettori #Fuochi #MargueriteYourcenar@CasaLettori @Robinson_Rep @artdielle @mariadicuonzo1 @CarmelaCusmai @LibroeTe @darlo_chris pic.twitter.com/pBLj4dSy0K— Corsi e Rincorsi (@CorsieRincorsi) 18 gennaio 2019
Cassandra urlava sulle mura, in preda all'orribile travaglio di far nascere l'avvenire#VenerdìRileggo a #CasaLettori #Fuochi Yourcenar— Casa Lettori (@CasaLettori) 18 gennaio 2019
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"Non c'è nulla da temere. Ho toccato il fondo. Non posso cadere più in basso del tuo cuore."#VenerdìRileggo @CasaLettori #libro #lettura #buongiorno#Fuochi di Marguerite Yourcenar pic.twitter.com/Vfr06qP3xi— 📚Marti (@Marti141216) 18 gennaio 2019
Hai osservato che i fucilati si ripiegano, cadono in ginocchio? Del tutto rilasciati nonostante le corde, si afflosciano come in un postumo svenimento.— Letteratume (@letteratume) 17 gennaio 2019
Fanno com me.
Adorano la loro morte.#VenerdiRileggo #Yourcenar #Fuochi#Culturacondivisa #CasaLettori @CasaLettori pic.twitter.com/SVbI4BDoRp
Gli fabbrica la bellezza, la castità, le debolezze; le estrae dalle profondità di se stessa; di lui isola quella detestabile purezza per poterlo odiare sotto le smorte sembianze di una vergine#VenerdìRileggo #CasaLettori #Fuochi #MargueriteYourcenar@CasaLettori @pulcepalma pic.twitter.com/eyqPDMrW1f— Corsi e Rincorsi (@CorsieRincorsi) 18 gennaio 2019
"Sopporto le tue mancanze. Ci si rassegna alle mancanze di Dio.— Jordan Smith (@MrsJordanBlack) 18 gennaio 2019
Sopporto la tua mancanza. Ci si rassegna in mancanza di Dio".#Yourcenar #Fuochi#VenerdìRileggo #CasaLettori @CasaLettori
Ricostruisce al fondo di sè un Labirinto in cui non può che ritrovarsi#VenerdìRileggo a #CasaLettori #Fuochi Yourcenar— Casa Lettori (@CasaLettori) 18 gennaio 2019
Fedra Alexandre Cabanel#18gennaio @DBking85 @MariangelaSant8 @ghegola @velocevolo @CarmelaCusmai @LibriamoTutti @letteratume @CorsieRincorsi pic.twitter.com/Tj3BgiBzWP
Solitudine.....Io non credo come— Carmela Cusmai (@CarmelaCusmai) 18 gennaio 2019
credono loro,
non vivo come vivono loro,
non amo come amano loro......
Morrò come loro#VenerdìRileggo a #CasaLettori #MargueriteYourcenar #Fuochi @CasaLettori @Robinson_Rep @lucy_esposito @adelestancati @pulcepalma
🎨A Cabanel pic.twitter.com/b6s0AopeIn
Dove trovare scampo?— Letteratume (@letteratume) 18 gennaio 2019
Tu riempi il mondo.
Non posso fuggire che in te stesso.#VenerdìRileggo #Fuochi Marguerite Yourcenar#CasaLettori @CasaLettori
Bernini pic.twitter.com/0cTGhfQ9xs
"Dove trovare scampo? Tu riempi il mondo. Non posso fuggire che in te stesso."— Fiocco ❄️ (@Jane70647139) 18 gennaio 2019
M. Yourcenar#Fuochi#VenerdìRileggo#Buongiorno#CasaLettori
Non c'è nulla da temere— Casa Lettori (@CasaLettori) 18 gennaio 2019
Ho toccato il fondo
Non posso cadere più in basso del tuo cuore#VenerdìRileggo a #CasaLettori #Fuochi Yourcenar
Ophelia Waterhouse@adelestancati @BiancoCritico @mariobianchi18 @nadbitti @SilviaCantoia @boccadorata43 @Giuseppe_Buemi pic.twitter.com/26a4SEWCfW
Si arriva vergini a tutti gli avvenimenti della vita. Ho paura di non sapere come fare con il mio dolore#VenerdìRileggo#CasaLettori— borninmarch67 (@SilviaCantoia) 18 gennaio 2019
#Fuochi M. Yourcenar
E tu te ne vai? Tu te ne vai?... No, tu non te ne vai: io ti trattengo... Mi lasci nelle mani la tua anima come un mantello.#VenerdìRileggo M. Yourcenar #Fuochi#CasaLettori— Silvi D. (@SilviDag) 18 gennaio 2019
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🎨 M. Chagall pic.twitter.com/PP2uL43vL2
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Non c'è nulla da temere.
Ho toccato il fondo .
Non posso cadere più in basso del tuo cuore.@CasaLettori@Robinson_Rep
#CasaLettori #VenerdìRileggo #Fuochi di Marguerite Yourcenar— Nico64 (@Nico6410) 18 gennaio 2019
Dove trovare scampo?
Tu riempi il mondo.
Non posso fuggire che in te stesso@CasaLettori@Robinson_Rep
Con brevi singhiozzi soddisfatti io abbandono il capo come nell'infanzia fra quelle palme piene di stelle, di croci, di precipizi di ciò che fu il mio destino.#VenerdìRileggo a #CasaLettori #Fuochi #MargueriteYourcenar@CasaLettori @CarmelaCusmai— Lucia Esposito (@lucy_esposito) 18 gennaio 2019
📸Wolfgang Wols pic.twitter.com/2EK9M4DSu5
Qualsiasi figura può essere inscritta all'interno di un cerchio#VenerdìRileggo a #CasaLettori #Fuochi Yourcenar— Casa Lettori (@CasaLettori) 18 gennaio 2019
Mirò@adelestancati @giuseppenotarn1 @Noemithestar @nonnaporzia @aquarius5252711 @asbrilli @NinoInzerillo @emma_niky @UnComfortabNumb @lorie_ra @latintadelpoema pic.twitter.com/Fe6eMRGwuF
Solitudine..io non credo come credono loro, non vivo come vivono loro, non amo come amano loro...Morro' come loro.— Paolo Frediani (@paolo_frediani) 18 gennaio 2019
Margherite Yourcenar per #VenerdìRileggo a @CasaLettori#CasaLettori pic.twitter.com/yvq317UFUo
Le tue mani aperte, incapaci di dare o di prendere una gioia qualsivoglia, mi avrebbero lasciata cadere come una bambola rotta.#VenerdìRileggo a #CasaLettori #Fuochi Yourcenar @CasaLettori #18gennaio #booklovers pic.twitter.com/qE0bmNqm2g— Paola Merolli (@PaolaMerolli) 18 gennaio 2019
Sono stanca:ho camminato tutta la notte cercando di buttare via il tuo ricordo. Seduta su una panchina,abbrutita mio malgrado dall'avvicinarsi del mattino,smetto di ricordare che sto tentando di dimenticarti.#VenerdiRileggo #Fuochi Yourcenar@CasaLettori @CarmelaCusmai— Lucia Esposito (@lucy_esposito) 18 gennaio 2019
Stoumen pic.twitter.com/kMqbhY1jAP
Non sono brava a sopportare la felicità— Casa Lettori (@CasaLettori) 18 gennaio 2019
Per mancanza d'abitudine #VenerdìRileggo a #CasaLettori #Fuochi Yourcenar
Casorati @Robinson_Rep @adelestancati @mariadicuonzo1 @CorsieRincorsi @Papryka5 @mrcatalano58 @velocevolo @EmilianoVerga @NadiaLosito @ricupero_fabio pic.twitter.com/DekaGKE06H
— Loredana (@lori_gianna) 18 gennaio 2019
"Sono accanto al nocciolo misterioso delle cose come di notte, talvolta, si è accanto a un cuore."#VenerdìRileggo @CasaLettori #vivalaLettura #Libro #Fuochi di Marguerite Yourcenar pic.twitter.com/9Eu9Jach6a— 📚Marti (@Marti141216) 18 gennaio 2019
Quando ti lascio, il dolore sta al fondo del mio essere come una specie di orribile figlio#VenerdìRileggo a #CasaLettori#Fuochi Yourcenar @CasaLettori @CasaScrittori @adelestancati @mariadicuonzo1 @CarmelaCusmai @tusitala_andrea @simplexmens @MarnaSilimbani @justLucreziaM pic.twitter.com/Um8kGs0DG9— Corsi e Rincorsi (@CorsieRincorsi) 18 gennaio 2019
C'è un vizio dell'intelletto che consiste nell'impossessarsi degli oggetti per servirsene, o al contrario, nel respingerli senza penetrare abbastanza nella sostanza di cui son fatti#VenerdìRileggo Yourcenar #CasaLettori— giuseppe notarnicola (@giuseppenotarn1) 18 gennaio 2019
Lucien Freud pic.twitter.com/n3VG269UeG
L'acool snebbia.— Lucia Esposito (@lucy_esposito) 18 gennaio 2019
Dopo qualche sorsata di cognac non penso più a te.#VenerdìRileggo a #CasaLettori#Fuochi #MargueriteYourcenar@CasaLettori @CarmelaCusmai
📸Ben Hassett pic.twitter.com/XMGezK1VHP
Quando ti rivedo, tutto ridiventa limpido. Accetto di soffrire.
E tu te ne vai? Tu te ne vai? No, tu non te ne vai: io ti trattengo... Mi lasci nelle mani la tua anima come un mantello...
Sei il mio prossimo? No, sei prossimo. Ti compiango come me stessa.
Non darsi più, è darsi ancora. Significa dare il proprio sacrificio. #VenerdìRileggo #CasaLettori #Fuochi #Yourcenar @CorsieRincorsi @MollyBloom82 @tafudany1 @BiancaGaravelli @Alidiste pic.twitter.com/dYco0XkQv4— Marzia (@LibroeTe) 18 gennaio 2019
Dove trovare scampo? Tu riempi il mondo. Non posso fuggire che in te stesso. #VenerdìRileggo #CasaLettori #Fuochi #Yourcenar @mariadicuonzo1 @LibriAmati @adelestancati @CarmelaCusmai @CorsieRincorsi pic.twitter.com/3i5G4oZXPL— Marzia (@LibroeTe) 18 gennaio 2019
@CasaLettori #CasaLettori #VenerdìRileggo— adele stancati (@adelestancati) 18 gennaio 2019
# fuochi di Marguerite Yourcenar
Il mio Maestro era transitato dall'altra parte dello specchio del tempo
Bronzino
Cristo morto con la Maddalena pic.twitter.com/nb3OTydjgS
Quando ti rivedo, tutto ridiventa limpido— Casa Lettori (@CasaLettori) 18 gennaio 2019
Accetto di soffrire #VenerdìRileggo a #CasaLettori #Fuochi Yourcenar @a_venuss @alberto080461 @albertamanzoni @AntonellaLaTor6 @CheAcqua pic.twitter.com/qC3SvzpPXc
Non mi ucciderò. Ci si scorda così presto dei morti.
Non si costruisce una felicità che su fondamenta di disperazione. Penso proprio che ora posso mettermi a costruire.
Marguerite Yourcenar |
lunedì 14 gennaio 2019
Francesco Piccolo. L'animale che mi porto dentro, Einaudi
Francesco Piccolo, L'animale che mi porto dentro |
giovedì 10 gennaio 2019
Picasso, Guernica: "Siete voi che avete fatto questo"
Madonna col cappotto di pelliccia di Sabahattin Ali, Fazi Editore
In Madonna col cappotto di pelliccia la scrittura di Ali ci restituisce la commozione di una storia d'amore senza tempo intrisa dal disincanto con il quale Raif Effendi racconta la sua vita con particolare attenzione all'incontro d'amore con un'artista disinibita in una Berlino degli anni Venti.
Il ritmo organico del libro si sviluppa, fra sublimazione e passione, tra le pagine del diario di Raif Effendi. Pagine scoperte, lette, interpretate e "raccontate" dall'io narrante. Si scopre un Raif nuovo, un uomo differente da quello che la realtà voleva farci credere. L'esperienza umana ed emotiva di Raif coinvolge il lettore, la sua storia d'amore ci tiene legati alle pagine tra un colpo di scena e l'altro.
Queste domande restano senza una risposta se non siamo capaci di guardare al di là delle apparenze - se ci dimentichiamo che dietro la facciata di ogni individuo c'è un altro mondo interiore, dove la mente è condannata a funzionare, volente o nolente.
Scopri di più sul sito dell'editore |
Ma se ci lasciassimo incuriosire da questo universo misterioso, allora sì potremmo imbatterci in tesori che mai ci aspetteremmo di rinvenire.
Su Twitter si sta animando un social reading:
Io non ho bisogno di nessuno— Casa Lettori (@CasaLettori) 10 gennaio 2019
Non voglio sentirmi obbligata con nessuno#MadonnaColCappottoDiPelliccia Sabahattin Ali @FaziEditore
Mondrian#GioverdìArtistico a #CasaLettori @artdielle @adelestancati @EleonoraBelard4 @nonnaporzia @UnComfortabNumb @mariadicuonzo1 pic.twitter.com/Zm5zx59vwD
Ci sono storie che restano segrete per una vita intera ma poi, una volta raccontate, fanno il giro del mondo.— Arturo D.L. (@artdielle) 10 gennaio 2019
Profondo e toccante, #MadonnaColCappottoDiPelliccia è un romanzo indimenticabile. Esce oggi #10gennaio nell'edizione tradotta da Barbara La Rosa Salim per @FaziEditore pic.twitter.com/qdWe3WLkop
Era il tipo di uomo che ci induce a chiederci:— maria dicuonzo (@mariadicuonzo1) 10 gennaio 2019
Ma che campa a fare?
Cosa ci trova in questa vita? #SabahattinAli #MadonnaColCappottoDiPelliccia @FaziEditore @Alidiste @artdielle @danisetta @Papryka5 @angelo_cennamo @darlo_chris @RoPecoraro @booklovers_dv @Matteo__BG pic.twitter.com/h0zVZpWiN5
«#MadonnaColCappottoDiPelliccia è un romanzo delicato e doloroso, un concentrato di malinconia che fa riflettere sulla condizione così labile dell’essere umano, in continua balia delle proprie emozioni.» @AzzurraSichera https://t.co/scqfcIzUQF pic.twitter.com/CsIkcFf5Le— Fazi Editore (@FaziEditore) 10 gennaio 2019
"E se #RaifEffendi fosse sul serio un uomo mediocre e vuoto? Era evidente che non aveva nessuno scopo né ambizione nella vita e che non provasse il minimo interesse nemmeno per le persone che gli erano più vicine. Dunque a cosa mirava?"#MadonnaColCappottoDiPelliccia @FaziEditore pic.twitter.com/uoTWEtRtiS— Elena Giorgi (@lettricegeniale) 10 gennaio 2019
«Non era questo uno dei motivi che alimentava la mia natura indomita e la mia estraneità all’ambiente in cui vivevo? Non riuscivo a ritrovare nella realtà i personaggi dei libri.» #MadonnaColCappottoDiPelliccia #SabahattinAli @CasaLettori https://t.co/OjfptJMMrG pic.twitter.com/GT6JVuEGZg— Fazi Editore (@FaziEditore) 10 gennaio 2019
Sin dall'infanzia temevo di sciupare la felicità #MadonnaColCappottoDiPelliccia Sabahattin Ali @FaziEditore #GioverdìArtistico a #CasaLettori— Casa Lettori (@CasaLettori) 10 gennaio 2019
Muse Costantin Brancusi @annaritadenardo @Natalia54967926 @nadbitti @nappyflo @Naky1987 @perlarara7 @NeydaMaggio @CimarolliNella pic.twitter.com/FH8Q461926
Io non ho bisogno di nessuno... Non voglio sentirmi obbligata con nessuno. Non ho bisogno di amici e non ho intenzione di chiedere piaceri.— CriticaLetteraria (@CLetteraria) 10 gennaio 2019
Maria, la #MadonnaColCappottoDiPelliccia ha cambiato la lettura di @feliciahardy90. Una donna unica, un romanzo imperdibile. pic.twitter.com/owritrYXZe
Persino il più semplice degli uomini possiede un universo interiore meraviglioso e complesso al punto da destare stupore! Perché non vogliamo vederlo e pensiamo che comprendere e giudicare il prossimo sia la cosa più semplice del mondo?@FaziEditore #MadonnaColCappottoDiPelliccia pic.twitter.com/KwJ8dTrAos— Giada ~ ReadingCanSaveUs (@pygmypuff_) 10 gennaio 2019
“Era, in pratica, il tipo d’uomo che ci induce a chiederci: ma che campa a fare? [...] quale sapienza lo sospinge passo dopo passo su questa terra?” #madonnacolcappottodipelliccia @FaziEditore pic.twitter.com/EGDUT2iIer— elisabetta favale📚 (@elisabettafaval) 10 gennaio 2019
«Maria, o meglio il suo ritratto, erano entrati nella mia vita. Mi aveva strappato a un’esistenza buia e silenziosa per riconsegnarmi al mondo reale, fatto di luce. Era stato allora che mi ero accorto di avere un’anima.» #MadonnaColCappottoDiPelliccia https://t.co/OjfptJMMrG pic.twitter.com/tIBsSJSszQ— Fazi Editore (@FaziEditore) 10 gennaio 2019
Dopo quello che avevo vissuto non sarei più potuto tornare al torpore di un tempo Sabahattin Ali #MadonnaColCappottoDiPelliccia @FaziEditore #CasaLettori #GioverdìArtistico @Robinson_Rep @CasaLettori Modigliani pic.twitter.com/k8d7DCl2Yj— Eleonora EB (@EleonoraBelard4) 10 gennaio 2019
«Una storia nella storia, un linguaggio intimo e colloquiale fanno di #MadonnaColCappottoDiPelliccia un piccolo gioiello destinato a essere ricordato nella storia della letteratura turca.» @LKcultura @elisabettafaval https://t.co/24nhmFa0Oi pic.twitter.com/y80wyvPJkg— Fazi Editore (@FaziEditore) 10 gennaio 2019
«L’avevo cercata a lungo, per tutta la vita. L’avevo attesa. Avevo consacrato tutta la mia attenzione e il mio essere per trovare questa persona, l’avevo cercata ovunque.» #MadonnaColCappottoDiPelliccia #SabahattinAli @CasaLettori https://t.co/OjfptJMMrG pic.twitter.com/Z4Nro9gQO3— Fazi Editore (@FaziEditore) 10 gennaio 2019
Nel sito di @repubblica @Robinson_Rep suggerisco #MadonnaColCappottoDiPelliccia di Sabahattin Ali @FaziEditore@angeloaquaro @Alidiste @mariadicuonzo1 @velocevolo @artdielle@CasaLettori: "Madonna col cappotto di pelliccia" https://t.co/sDN4xwrTJk via @repubblica
— Casa Lettori (@CasaLettori) 13 gennaio 2019
In #MadonnaColCappottoDiPelliccia di Sabahattin Ali, pubblicato oggi da @FaziEditore, l'autore inanella un caso fortuito dopo l’altro fino a costruire una storia semplicissima e devastante, una storia che esprime una profonda conoscenza dell’animo umano.https://t.co/9iEG5IGD5T— SepolturaLetteratura (@LaSepoltura) 10 gennaio 2019
Lei non riesce ancora ad accettare che la vita è fatta di solitudine? Tutti gli incontri e legami sono una mera illusione.#MADONNACOLCAPPOTTODIPELLICCIA pic.twitter.com/sGiDJrVeyA— Figura Francesca (@FrancescaF2112) 10 gennaio 2019
Qui https://t.co/g6ONgdwEuF trovate il mio articolo su #MadonnaColCappottoDiPelliccia meraviglioso libro uscito oggi per @FaziEditore 💙 pic.twitter.com/YcSiDaNScd— Wutheringhheights (@GiadaBooks) 10 gennaio 2019
Mio padre decise di mandarmi a Istanbul. Neanche lui sapeva dove sarei andato. “Trova una scuola e studia”, mi disse...#MadonnaColCappottoDiPelliccia#SabahattinAli @FaziEditore #GiovedìArtistico #CasaLettori pic.twitter.com/Cx3y71nNdb— Marzia (@LibroeTe) 10 gennaio 2019
"Come poteva una persona, quasi senza fare niente, arrecare una tale felicità a un’altra? Solo con un sorriso amichevole, pulito... E io in quel momento non desideravo altro. Ero l’uomo più ricco del mondo".#MadonnaColCappottoDiPelliccia #SabahattinAli pic.twitter.com/IihIKjHiq8
— Eroica Fenice (@EroicaFenice) 10 gennaio 2019
[In aggiornamento]#MadonnaColCapottoDiPelliccia “per dieci anni ho continuato ad amarla di un amore incrollabile. Per questo non ho mai permesso a nessun altro di farsi strada nella mia anima” @Stoleggendo @FaziEditore ♥️ pic.twitter.com/iQgXjdNYwL
— Ladivoratricedilibri (@ladivoralibri) 10 gennaio 2019