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Una scrittura cruda e asciutta, per molti aspetti visiva. Le parole della Mander impattano con le nostre sensazioni: veniamo travolti dal dolore di Leo, un ragazzo che soffre per la perdita del padre suicidatosi in mare perché la vita era troppo o forse era lui ad essere troppo per la vita. Un dolore pesante per un adolescente che, nel frattempo, vede il suo corpo cambiare e assiste al rapporto con le ragazze farsi sempre più maturo ma non concludente, come lui vorrebbe. Leo è uno studente brillante pur non trascorrendo molto tempo sui libri. Ossessionato dal sesso e da Kurt Cobain, Leo preferisce perdersi nei suoi pensieri mentre vaga per una Milano solitaria.
Attraverso le parole di Leo conosciamo la madre, affetta da buonismo, che tenta, invano, di colmare i propri vuoti emotivi aiutando, disperatamente, il prossimo (che si paleserà di lì a poco in Florin). Accanto a lei c'è il compagno tassista, dalle mani grassottelle e senza peli come le caviglie di un neonato. Potrebbe essere una famiglia come tante, in un quartiere come tanti in una delle tante città italiane.
Tra ricordi, aneddoti e immagini surreali, entra in scena Florin, il ragazzino rumeno dal passato torbido, obbligato dal padre a prostituirsi: un'innocenza mai totalmente assaporata. Anche Florin è un personaggio in bilico che approda nella vita di Leo, nella sua famiglia inconsistente dove gli adulti sembrano essere più preoccupati di mettersi a posto la coscienza che non a salvaguardare il bene dei propri figli, naturali o adottivi che siano.
Lo sguardo disilluso di Leo tratteggia i famigliari con sagacia: tra pennellate di cinismo ed espressioni contrite, Leo ci accompagna in una storia umana dove le ascese, le decadenze, i rimpianti e le trasformazioni lo porteranno in un viaggio di profonda conoscenza di se stesso, affrontando quell'io nascosto e recondito che tutti noi ci portiamo dentro e che, talvolta, stentiamo a riconoscere.
A colpi di Tweet...
Troverete presto in libreria "L'età straniera" di Marina Mander con la sua nuova fascetta (che è un po' come un abito giallo su misura)!— Marsilio Editori (@MarsilioEditori) 19 marzo 2019
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"Nelle #famiglie nascono le prime parole, quelle pronunciate e quelle indicibili, e le storie potrebbero finire in un romanzo". Su https://t.co/UsGkF6Lxqb la riflessione di Marina Mander, che torna in libreria con “L’età straniera” 👪 @MarsilioEditorihttps://t.co/7hyvIQU6m3 pic.twitter.com/IQfVZ4yRuG— Il Libraio (@illibraio) 26 marzo 2019
@marinamander conquista un posto tra i 12 finalisti del @PremioStrega con "L'età straniera" (@MarsilioEditori) , un #romanzo sull'#adolescenza traumatica e le difficoltà della crescita. La #recensione di Anja Boato --> https://t.co/9XEGG2wMHB pic.twitter.com/KjA0St9IRH— Il Rifugio dell'Ircocervo (@Rifug_Ircocervo) 25 marzo 2019
Lo strega è un po' più donna!— Marsilio Editori (@MarsilioEditori) 18 marzo 2019
Un bell'articolo sul @Corriere per festeggiare questo traguardo!
Quest'anno siamo in corsa con "L'età straniera" di @marinamander 🌊 pic.twitter.com/TrUOFw0pYR
...la tua scomodità potrebbe non fare più comodo nel salotto della finzione del bene e del male#LEtàStraniera Marina Mander @MarsilioEditori #CandidatoStrega #CasaLettori @CasaLettori @lucy_esposito @artdielle @letteratume @mariadicuonzo1 @CarmelaCusmai @LuciaLibri pic.twitter.com/eRcaQ0ByFW— Corsi e Rincorsi (@CorsieRincorsi) 6 aprile 2019
il gatto della redazione è molto felice perché l’età straniera di #MarinaMander è tra i 12 candidati @PremioStrega— chiara valerio (@chiara_valerio) 17 marzo 2019
grazie a #BenedettaTobagi per averlo candidato. #vitadiredazione#LEtàStraniera#premiostrega#ilgattoconsiglia @MarsilioEditori pic.twitter.com/Wy3dV5qNNY
Benedetta Tobagi ha appena presentato "L'età straniera" di Marina Mander al @PremioStrega 2019!— Marsilio Editori (@MarsilioEditori) 5 marzo 2019
«L’Età straniera regala uno sguardo diverso su come sia possibile incontrarsi con ogni tipo di “straniero”»
Potete leggere tutta la lettera qui:https://t.co/OsPfTx5ypX pic.twitter.com/eVsWaIlM3G
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