sabato 4 maggio 2019

La narrativa neorealista nel romanzo di Marco Balzano, Resto qui (Einaudi)

Il Paese sommerso, una diga che non poteva essere costruita, il distacco dalle proprie terre d'origine, dalla propria casa e dagli affetti. Andarsene diventa, quindi, per alcuni un atto di vigliaccheria, per altri una lacerazione che potrebbe provocare ferite insanabili. E poi c'è chi lascia la terra natia senza guardarsi indietro, nella speranza che l'ambito domani sia migliore del presente. 
Il campanile di Curon, paesino del Sudtirolo al confine tra Austria e Svizzera, è l'ultima traccia che rimane della comunità sommersa oltre mezzo secolo fa. Resto qui di Marco Balzano (Einaudi, finalista Premio Strega 2018) è il grido di disperata solitudine di Trina e del marito Erich, che tentano di salvare la loro comunità, il loro maso, il loro piccolo paese dalla follia cieca e distruttiva che vuole, a qualunque costo, la costruzione della diga. 


Quello che rimane della comunità di Curon è il simbolo di una lotta che si svolge in oltre trent'anni di Storia e che coinvolge l'intimità delle famiglie che abitano quelle terre. 
Partendo dal Paese sommerso, Balzano ci restituisce un romanzo costruito sulle scelte dei personaggi che lo popolano: Trina, voce narrante, donna tenace che saprà affrontare con audacia le molteplici prove a cui la vita la sottoporrà (dall'insegnamento nelle scuole clandestine alla perdita della figlia, scappata con gli zii per inseguire il sogno della Germania nazista, fino al figlio arruolatosi con i nazisti); il marito Erich, fedele alle sue scelte, che non verrà meno ai principi appresi da giovane fino al punto di rinnegare il figlio a causa di divergenze politiche; gli abitanti di Curon: chi vuole vedere in faccia la realtà, chi preferisce adeguarsi per paura di ritorsioni. 
La narrazione neorealista è sorretta da un linguaggio sorvegliato, che dipinge i sentimenti con pennellate decise, senza sbavature retoriche. Potrebbe apparire una storia lontana dai nostri giorni, ma ad una attenta lettura si riscontrano parole e concetti nei quali ci imbattiamo ogni giorno: frontiera, confine, migrazione, abbandono. 
E' questa la forza della narrazione del libro Resto qui di Balzano (in assoluto uno dei romanzi più profondi, intimi e ricercati tra quelli letti negli ultimi mesi): creare un legame che supera il tempo e lo spazio, parlando della potenza delle scelte e di quello che implicano tanto nella Storia quanto nell'intimità quotidiana.  

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