Nella primavera del 2020, precisamente dal 14 al 18 maggio, Torino sarà il fulcro nevralgico della letteratura italiana e internazionale, centro nevralgico di incontro, dibattiti, tavole rotonde ed eventi. Sembra un periodo lontano eppure, da quest'anno, l'attesa sarà ancora più piacevole dal momento che a settembre inizierà un ciclo di incontri dal titolo Aspettando il Salone.
Come riporta il comunicato stampa, Aspettando il Salone è un "progetto di Fondazione Circolo dei lettori in collaborazione con Associazione Torino, La Città del Libro, la rassegna porta gli autori dai lettori, stimolando curiosità e dialogo intorno ai libri, diffondendo cultura e nuove storie sul territorio, grazie alla partecipazione preziosa di Scuola Holden – Contemporary Humanities, Colti – Consorzio Librai Torinesi Indipendenti, Biblioteche Civiche Torinesi, TorinoReteLibri e Rete delle Case del Quartiere, veri presidi della cultura in una città che tiene unita la filiera del libro. Fondamentale la collaborazione delle case editrici e dei più importanti Festival letterari autunnali italiani.
Aspettando il Salone vedrà protagonisti scrittori e scrittrici dal mondo in un confronto libero e aperto con il pubblico dei lettori. Ideato come un festival culturale, lungo mesi invece di giorni, la rassegna sarà l’occasione per incontrare autori cult, vere leggende della letteratura contemporanea, ma anche per fare nuove scoperte letterarie. Il meglio della nuova stagione editoriale, italiana e internazionale, arriverà nella città del libro, aspettando maggio.
Di seguito il dettaglio degli incontri
10.09.19 | Jonathan Safran Foer
Sarà Jonathan Safran Foer ad aprire la stagione della Fondazione Circolo dei lettori e Aspettando il Salone, martedì 10 settembre, ore 18 all’Aula Magna della Cavallerizza Reale (via Giuseppe Verdi, 9), con il patrocinio dell’Università degli Studi di Torino. Possiamo salvare il mondo prima di cena (Guanda), riflessione su tutti quei gesti individuali che possono avere un impatto significativo sulla crisi del pianeta, è al centro del dialogo dello scrittore americano con Paolo Giordano.
L’autore di Ogni cosa è illuminata e Molto forte, incredibilmente vicino è convinto che se tutti cominciano a fare la propria piccola parte si potrà ancora impedire che la crisi del pianeta diventi irreversibile. Questa è la tesi del pamphlet che irrompe nel dibattito intorno al global warming, stimolando i singoli a operare cambiamenti nel proprio stile di vita, dimenticando la rassegnazione. Dopo Se niente importa, saggio-inchiesta sulle condizioni imposte agli animali dall’allevamento industriale, Foer torna a parlare di come le scelte quotidiane possano cambiare il mondo e far sì che la Terra continui a essere una casa ospitale, non solo per gli esseri umani ma anche per le altre specie. (Partner EXKi)
11.09.19 | Salvatore Scibona
Il giorno dopo, mercoledì 11 settembre, ore 18, sarà Salvatore Scibona a prendere parola, dividendo il palco del Circolo dei lettori (via Bogino, 9) con Fabio Geda. Nato a Cleveland, Ohio, da una famiglia di immigrati siciliani, lo scrittore dirige il Cullman Center for Scholars and Writers della New York Public Library. Il volontario (66thand2nd) arriva dopo La fine, inserito nella prestigiosa lista dei 20 Under 40 del New Yorker e finalista al National Book Award.
Il nuovo libro racconta la storia di Vollie Frade, ragazzo dell’Iowa, reduce del Vietnam. Dopo 412 giorni di prigionia, unico sopravvissuto di una missione fantasma in Cambogia, ha deciso di cancellare il proprio passato, abbandonare i genitori, e diventare “nessuno”. Così, quando un civile sibillino che ama citare la Bibbia lo contatta per unirsi a una cellula dei servizi segreti, Vollie assume l’identità di Dwight Elliot Tilly. È con questo nome, dopo l’epilogo scioccante del suo primo incarico, che cercherà di rifarsi una vita con Louisa e con il piccolo Elroy, conosciuti in un ranch abbandonato nel deserto del New Mexico, dove il vecchio compagno d’armi Bobby Heflin, fuggito chissà dove, aveva creato una comune fondata sull’autarchia e sul libero amore.
12.09.19 | Valeria Luiselli
Giovedì 12 settembre, ore 18, Valeria Luiselli porterà alla Biblioteca Civica Centrale (via della Cittadella, 5) Archivio dei bambini perduti (La Nuova Frontiera), con Martino Gozzi. La scrittrice, nata a Città del Messico nel 1983 e cresciuta in Sudafrica, è collaboratrice del New York Times e delle riviste letterarie Granta e McSweeney’s. Il suo nome è inserito nella lista Bogotà39, che raccoglie i trentanove migliori autori latinoamericani under 40. Il nuovo romanzo, intreccio di voci, suoni e immagini, racconta di una famiglia che si confronta oggi con il senso della giustizia e dell’uguaglianza.
Libro on the road, ricco di immagini potenti, narra la storia del viaggio in automobile di una giovane coppia che con i figli lascia New York diretta in Arizona. La famiglia procede tranquilla, si gioca, legge e canta nell’abitacolo, ma la radio trasmette notizie sempre più allarmanti di una “crisi migranti”: sul confine degli Stati Uniti, migliaia di bambini premono per attraversare la frontiera. Finiranno in prigione, o peggio. Il viaggio continua, la famiglia attraversa la Virginia, il Tennessee, l’Oklahoma e il Texas; padre e madre, però, sono sempre più lontani. La loro avventura sarà al contempo grandiosa e straziante.
23.09.19 | Daniel Saldaña París
Nato a Città del Messico nel 1984, Daniel Saldaña París è scrittore, saggista e poeta. Inserito nelle classifiche México20 e Bogotá39, è tra i migliori autori contemporanei del Messico e dell’America Latina. Al Circolo dei lettori, lunedì 23 settembre, ore 18 porterà il nuovo La linea madre (Chiarelettere), narrazione penetrante che dimostra come una singola famiglia e una sola infanzia, proiettate sullo sfondo della storia, possano rivelare il cuore nascosto di una nazione.
È il 1994 a Città del Messico. A dieci anni, il figlio di Teresa crede che sua madre sia andata per qualche giorno in campeggio quando lei lascia improvvisamente la loro casa. Rimasto con la sorella maggiore e un padre assente, trascorre le sue giornate a giocare da solo e a cimentarsi compulsivamente con le figure perfette degli origami. Ma la madre non torna, e lui, come un piccolo detective, si mette a cercare gli indizi del suo allontanamento. Scoprirà che Teresa non era la madre che sembrava: dietro la sua scomparsa c’era il desiderio di scappare e unirsi ai rivoluzionari dell’esercito zapatista nel Sud del Paese. Con l’aiuto di un nuovo amico poco raccomandabile, il bambino intraprenderà un viaggio in pullman verso l’ignoto, determinato a rimettere insieme i pezzi del suo mondo in frantumi.
25.09.19 | David Nicholls
400.000 copie vendute in Italia e oltre 8 milioni nel mondo: questi sono in numeri di Un giorno, romanzo di David Nicholls diventato film con Anne Hathaway e Jim Sturgess nel 2011. Grazie a quest’opera, lo scrittore inglese si è fatto conoscere e amare per la sua innata capacità di farci ridere e piangere. Mercoledì 25 settembre alle ore 21 presso la Scuola Holden (piazza Borgo Dora, 49) presenterà il nuovo Un dolore così dolce (Neri Pozza), titolo che cita un verso di Romeo e Giulietta e che racconta il brivido del primo amore e la potenza dell’amicizia. Una commedia amara sull’impervio passaggio all’età adulta, sul potere vivificante dell’amicizia e sulla fulminea, bruciante esperienza del primo amore.
È l’estate del 1997 a Londra, l’estate del New Labour, della morte di Lady Diana e della fine della scuola per Charlie Lewis. Cinque anni terminati in un batter d’occhio e suggellati dall’immancabile ballo nella palestra della scuola, coi professori alla consolle che azzardano persino Relax dei Frankie Goes to Hollywood o Girls and Boys dei Blur, i ragazzi che si dimenano selvaggiamente e le ragazze che ancheggiano con malizia. Cinque anni in cui Charlie Lewis si è distinto per non essersi mai distinto in nulla. Né bullo né mansueto, né secchione né ribelle, né amato né odiato, insomma uno di quei ragazzi che, a guardarli nella foto di fine scuola, si stenta a ricordarli, poiché non sono associati ad alcun aneddoto, scandalo o grande impresa. Poi, un giorno, Fran Fisher irrompe nella sua vita. Fran è tutto ciò che Charlie non è: popolare, spigliata, irriverente e, per quanto improbabile, Charlie inizia a sperare di riuscire a fare breccia nel cuore della ragazza. Per stare con lei, tuttavia, deve affrontare una sfida improba: entrare a far parte della compagnia diretta da un tipo paffuto e con gli occhioni da King Charles Spaniel. E se la Compagnia appare, a tratti, come una setta, la verità è ancora più terrificante: il prezzo della speranza, a quanto pare, è rappresentato da William Shakespeare.
21.10.19 | Bret Easton Ellis
Da oltre trent’anni, l’uscita di un suo libro è considerata un evento: il sesto ospite della rassegna è Bret Easton Ellis, un vero scrittore di culto, che porterà al Circolo dei lettori (via Bogino, 9) lunedì 21 ottobre, ore 21, la sua prima opera di non fiction. È Bianco, in uscita a ottobre per Einaudi, indagine senza sconti nel rimosso dello spirito del tempo.
Ellis ha esordito con Meno di zero a soli 21 anni e da quel momento è diventato uno degli autori più incisivi non solo degli Anni Ottanta, ma anche dei Novanta e dei Duemila, che ha raccontato in libri epocali, come American Psycho, e visionari, come Glamorama e Lunar Park. Dall’ultimo romanzo, Imperial Bedrooms, seguito di Meno di zero, sono passati dieci anni e il ritorno è uno dei libri più chiacchierati da mesi, tra articoli infuocati e polemiche online. Sintesi perfetta di autobiografia e satira sociale, Bianco è una critica tanto affilata quanto spassosa di alcune delle piaghe che affliggono il presente: l’ipocrisia elevata a galateo, il moralismo che sostituisce il giudizio estetico, la paura di esprimere un’opinione perché si finirebbe impallinati dai «vendicatori» dei social.
E se quelle di Ellis non fossero solo provocazioni, ma un invito a essere più sinceri, più autentici, a pensare con la propria testa senza preoccuparsi costantemente dell’opinione degli altri?
22. 10.19 | Eshkol Nevo
Eshkol Nevo è tornato con un nuovo, sorprendente libro, il suo più venduto fino a oggi in Israele: un racconto autobiografico di uno scrittore sull’orlo dell’abisso, pronto a lasciarsi andare alle più intime confidenze. È L’ultima intervista (Neri Pozza). Lo scrittore israeliano si racconterà martedì 22 ottobre a Torino.
«Ha sempre saputo che sarebbe diventato scrittore? No. Ma a un certo punto, durante l’adolescenza, mi sono reso conto che le mie fantasie masturbatorie erano molto più dettagliate di quelle dei miei amici più cari. Loro andavano dritto al sodo, era uno scatto fotografico. Nelle mie c’erano ostacoli, conflitti, figure a tutto tondo. Dovevo credere alle mie fantasie, per eccitarmi. Perciò approfondivo i minimi dettagli. Mi ricordo una notte, quattro amici per la pelle a dormire in sacchi a pelo nel seminterrato della casa di Hagai Carmeli a Ramot, e ciascuno ha raccontato la sua fantasia. Io ero l’ultimo, e quando ho finito di parlare si erano addormentati tutti, tranne Ari, che prima di chiudere definitivamente la lampo del sacco a pelo ha commentato con voce assonnata: fratello, secondo me farai lo scrittore. Ma devi imparare a stringere».
23.10.19 | Samanta Schweblin
Paragonata a Shirley Jackson, David Lynch e alla serie Black Mirror, Samanta Schweblin in Kentuki (Edizioni SUR) esplora il lato più inquietante della modernità. È una delle scrittrici argentine contemporanee più apprezzate a livello internazionale, già finalista del Man Booker International con Distancia de rescate. Per lei, doppio incontro, mercoledì 23 ottobre, sia in una scuola cittadina, in mattinata, sia alle ore 18 per il pubblico.
Il mondo è invaso dai kentuki, all’apparenza innocui peluche che vagano nelle case di Buenos Aires, ma anche di Zagabria, Pechino, Perugia o Tel Aviv. Sono robottini dotati di telecamere al posto degli occhi e rotelle ai piedi, hanno la forma di topolini, corvi, draghi e conigli, sembra che non possano far male. Sono una mania, tutti vogliono possederne uno. Ma in realtà i kentuki scrutano, sbirciano, si muovono per soddisfare la curiosità di chi li manovra da lontano. Capita così che una pensionata di Lima possa sapere tutto di un’adolescente tedesca o un ragazzino di Antigua, attraverso il suo kentuki sia in grado di vedere la neve, spiando un suo coetaneo norvegese. Nuove forme di voyeurismo e ossessione, quindi, in un romanzo che apre uno squarcio nella narrazione del reale.
25.10.19 | Isabel Allende
Scrittrice da 50 milioni di copie vendute, Isabel Allende è tra le più amate del mondo. Nata a Lima nel 1942, è nipote di Salvador Allende, il presidente del Cile morto nel golpe del 1973. Nel suo Paese ha lavorato come giornalista per poi trasferirsi in Venezuela e successivamente negli Stati Uniti. Con il suo primo romanzo, La casa degli spiriti del 1982, si è subito affermata come una delle voci più importanti della narrativa contemporanea in lingua spagnola. Nel 2014 l’allora presidente Obama l’ha premiata con la Medaglia presidenziale della libertà.
L’autrice ha in serbo per i suoi lettori un nuovo libro, edito da Feltrinelli, che presenterà a Torino venerdì 25 ottobre, ore 18.
17.11.19 | Leiji Matsumoto
Celebre autore di Captain Harlock, Galaxy Express 999 e Corazzata Spaziale Yamato, il Maestro Leiji Matsumoto è atteso domenica 17 novembre, ore 18 alla Scuola Holden (piazza Borgo Dora, 49). Un incontro ideato per celebrare l’opera e sentir raccontare dalla sua viva voce il proprio percorso autoriale.
È lui ad aver inventato il pirata spaziale più celebre del mondo, pubblicato per la prima volta in Giappone nel 1977 e diventato serie tv leggendaria anche in Italia. È il racconto di un ribelle silenzioso e affascinante, Captain Harlock, che decide di combattere l’ordine delle cose, per scuotere la gente dalla rassegnazione. Un altro frutto dello sguardo di Matsumoto sul futuro è Galaxy Express 999, ambientato nel 2221 nella modernissima Megalopolis. E ancora si ricorda il manga Queen Emeraldas, diventato anch’esso serie, storia di Hiroshi, giovane orfano che sogna di costruire una nave ed essere finalmente libero. Anche Corazzata spaziale Yamato parla del domani, un futuro in cui imperversa la guerra tra umani e alieni: solo la tecnologia della regina Starsha può salvare i terrestri dalla distruzione.
L’evento è in collaborazione con Associazione Culturale Leiji Matsumoto, ente che nasce con lo scopo di promuovere, sviluppare e perseguire finalità culturali inerenti la divulgazione delle opere, il valore artistico e letterario nonché ogni altro riferimento al Maestro Leiji Matsumoto, mangaka giapponese di fama internazionale, che dell’Associazione è Presidente Onorario.
18.11.19 | Amitav Ghosh
Una straordinaria avventura alla ricerca di un misterioso mercante d’armi, un epico viaggio dall’India fino all’Italia. È il nuovo romanzo di Amitav Ghosh, tra i più importanti scrittori indiani contemporanei che arriverà a Torino lunedì 18 novembre, ore 18. L’isola dei fucili (Neri Pozza) è il risultato di numerosi soggiorni in Italia dell’autore: le storie che ha ascoltato e i luoghi che ha visitato gli hanno fornito l’ispirazione per la sorprendente trama di questo romanzo.
Bundook. Fucile. Una parola comune che, in un giorno qualunque, è capace di rovesciare il mondo di Deen Datta. Commerciante di libri rari e oggetti d’antiquariato asiatico, Deen è abituato a vivere nella tranquillità domestica. Indiano stabilitosi a Brooklyn, l’uomo si barcamena tra le visite al suo terapeuta e i propri problemi finanziari. Ma una visita a Calcutta rischia di far deragliare il suo esilio autoimposto: all’improvviso Deen si troverà costretto a intraprendere un viaggio straordinario che lo porterà dall’India a Los Angeles, fino a Venezia.
L’isola dei fucili fornisce l’impietoso ritratto di un mondo sull’orlo di una trasformazione inarrestabile, un’apocalisse al rallentatore dovuta ai cambiamenti climatici. Ma è anche una grande storia di speranza, la storia di un uomo in cui viene riaccesa la fede nel futuro.
18.11.19 | André Aciman
È l’autore di Chiamami col tuo nome, romanzo diventato film Premio Oscar per la miglior sceneggiatura non originale, diretto da Luca Guadagnino. Dopo Notti bianche, Harvard Square, Variazioni su un tema originale, il memoir Ultima notte ad Alessandria e la raccolta di saggi Città d’ombra, tutti pubblicati da Guanda, André Aciman torna con Cercami (Guanda), seguito del fortunato esordio. Maestro nel raccontare i desideri del cuore e le oscillazioni dei sentimenti, lo scrittore è atteso a Torino lunedì 18 novembre, ore 21.
Il nuovo romanzo racconta le vite successive dei protagonisti di Chiamami col tuo nome. L’idea della giovinezza e della vecchiaia scorre attraverso tutta la narrazione, il riscoprire una vita che pareva già al tramonto, il risvegliarsi delle passioni, la forza travolgente dell’amore che tutto può e tutto vuole. Ritroviamo Elio, ora un trentenne pianista e docente al conservatorio di Parigi, e Oliver, che ha quarantadue anni ed è professore universitario con due figli adolescenti. Stelio, il padre di Elio, è separato dalla moglie afflitta da demenza senile e incontra un nuovo amore. Elio passerà una notte indimenticabile con Raùl, e Oliver tornerà in Italia, di nuovo ospite della famiglia di Elio in Liguria. Dalle sue parole si comprende che il sentimento provato in quella lontana estate, quando tutto pareva possibile, non si è più ripetuto con quella intensità, che la giovinezza è svanita e la sua vita si è fissata per sempre in quel momento.
19.11.19 | David Grossman
David Grossman (Gerusalemme 1954), noto per il suo impegno volto a una risoluzione pacifica della questione palestinese, è uno dei più grandi narratori contemporanei. È diventato un caso letterario nel 1988 con Vedi alla voce: amore. Suoi sono anche alcuni celebri libri-inchiesta dedicati alla questione palestinese e una fortunata serie per bambini.
Tutti gli incontri sono a ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili. È possibile prenotare se in possesso della Carta Plus del Circolo dei lettori. Differenti modalità di prenotazione saranno comunicate tempestivamente.
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