Esplorare il silenzio di Nicoletta Polla-Mattiot, Enrico Damiani Editore

La vita liquida, come la società liquida, non è in grado di conservare la propria forma o di tenersi in rotta a lungo, ricordava il filosofo e sociologo Bauman, raccontando Vita liquida (edito nel 2007 da Laterza, traduzione di M. Cupellaro). Quale salvezza per l'uomo che la abita?
Una risposta potrebbe scaturire dalla lettura del libro di Nicoletta Polla-Mattiot, Esplorare il silenzio (Enrico Damiani Editore, pp. 272, euro 14). In una società in cui, afferma Polla Mattiot nell'introduzione, "l'assedio verbale è la norma", "cercare una qualità volontaria e deliberata del tacere è un privilegio contemporaneo" del quale spesso non siamo consapevoli o che, talvolta, neppure conosciamo. 



L'autrice, già giornalista, è profonda conoscitrice del silenzio come strumento di comunicazione: nel 1989, in una breve comunicazione al Congresso internazionale di retorica, propose l'estensione al silenzio delle sei funzioni codificate da Roman Jakobson per il linguaggio. "Negare l'uso della lingua per ribadirne l'efficacia". Il lavoro che prese avvio nell' '89 continuò negli anni successivi fino ad approdare, chiudendo un cerchio, a questo libro nel quale l'autrice si concentra sul silenzio volontario ed intenzionale, allontanandosi dalla teoria e dalle speculazioni. 
Esplorare il silenzio è un viaggio corale che passa attraverso gli scritti, i pensieri e le riflessioni di maestri e professionisti che si sono messi "in ascolto", più volte, del silenzio: Massimo Canevacci, Franco Farinelli, Giorgio Ieranò, Massimo Kaufmann, Giuseppe Maffei, Carlo Migliaccio, Raul Montanari, Franca Parodi Scotti, Andrea Pirovano, Alberto Schön, Manuela Trinci. 

"Dire che il silenzio comunica è un atto di fede" si legge nelle prime pagine di questo intenso e vibrante libro. Oltre ad essere un atto di fede, il silenzio suona come un atto rivoluzionario che irrompe nel contemporaneo con acume intellettivo sgretolando l'intrattenimento triviale che certi ambienti (mediatici, nel senso più ampio del termine) ci mostrano quotidianamente. "Non basta stare zitti. Occorre uno scopo, una strategia, una volontà. Non per negare la comunicazione, ma per espanderla".

Nella seconda parte del libro, il viaggio nell'esplorazione del silenzio inizia con l'uso e usi del silenzio di Nicoletta Polla-Mattiot per passare alla potenza del non detto nella struttura narrativa di un racconto o di un romanzo (Raul Montanari), al silenzio nell'atto creativo (Massimo Kauffman), alla bellezza del silenzio nella musica (un paradosso?) per mano di Carlo Migliaccio (che cita la Duras "Silence, et puis"). Il viaggio continua con Giuseppe Maffei che esplora il silenzio nei meandri della psicoanalisi (interessante il paragrafo "Silenzio come origine della parola"). Andrea Pirovano ci parla del silenzio in natura, la poetica della sonorità. E cosa accade quando il silenzio sale in cattedra? Da Platone a Socrate: con Giorgio Ieranò si parla di filosofia, scuola e insegnamento. La seconda parte si conclude con Franco Farinelli e la sua geografia dei silenzi. 
La terza parte del libro si concentra sul silenzio nelle varie fasi evolutive dell'uomo: un silenzio ontologico che si esplica nelle parole di Manuela Trinci, Massimo Canevacci e Alberto Shön. Franca Parodi Scotti ha il merito di chiudere il viaggio nell'esplorazione del silenzio con un'affermazione che potrebbe trasformarsi in una domanda: "Questo nostro mondo ultrafrenetico, ultrarumoroso, ultratecnologico ci offre spazi impensati per il silenzio e per l'immaginazione". Nuove riflessioni all'orizzonte. 

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Titolo      Esplorare il silenzio [Scheda Libro]

Autore Nicoletta Polla-Mattiot

ISBN 978-88-99438-59-3

Formato Volume formato 13 x 21, cucito a filo di refe, confezionato in brossura, copertina lucida con alette.

Pagine 272 pagine stampate su carta da edizioni da gr 100

EBook 9,99 euro

Liberia 14 euro


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