martedì 17 settembre 2019

Viaggio in Italia: mostra personale di Jiři Kolař a cura di Futura Art Gallery

Viaggio in Italia - Jiři Kolař 
Dal 14 Settembre al 31 Ottobre 2019
via Garibaldi 10, Pietrasanta
Pietrasanta


Esposizione realizzata da Futura Art Gallery

Futura Art Gallery presenta la mostra personale dell’artista ceco Jiři Kolař dal titolo “Viaggio in Italia”. Una raccolta di diciotto enigmatiche e caleidoscopiche opere che consentono una lettura multiforme del suo immaginario. Conosciuto principalmente come poeta, Kolař approda alla “poesia evidente” come nuovo linguaggio espressivo in grado di rappresentare le emozioni più profonde attraverso l’uso di frammenti di immagini. Mette perciò a punto diverse tecniche di collage, utilizzando capolavori dell’arte del Pollaiolo, Botticelli, Bruegel, Vermeer, Klee e tanti altri.


L’immagine viene traslata, accartocciata, tagliata in frammenti, in strisce, in piccoli quadratini come distrutta perdendo il suo aspetto originario per essere poi ricreata. Durante questo processo di unione e separazione si ha la creazione non convenzionale dell’opera di Kolař che diviene linguaggio universale. L’immagine è dunque deformata, allungata e dilatata nello spazio modificandosi anche nel ritmo del suo aspetto originario. La tecnica, nel lavoro di Kolař è centrale ma non preponderante; per lui l’opera non è una riproduzione ma una creazione, dove si affiancano differenti immagini e contesti storici e di genere che danno vita ad una visione simultanea e magica. 
“Il collage è la nobile conquista dell'irrazionale, l'accoppiamento di due realtà, inconciliabili nell'aspetto, su un piano che apparentemente non si adatta a loro.” (Max Ernst) 

Jiři Kolař nasce a Protivin (Boemia) il 24 settembre 1914. Nel 1934 comincia a scrivere poesie e realizza dei collage influenzati dal Poetismo e dal Futurismo, che esporrà nella prima mostra personale al Mozarteum di Praga nel 1937. Nel 1942, insieme ad altri artisti, fondò il Gruppo 42 (Skupina 42), che celebra «l'incanto della tecnica».Tra il 1959 ed il 1961, lavorò alle sue Básně ticha (Poesie in silenzio) che rompono con la poesia verbale e spingono la decostruzione del poema già iniziata da Stephane Mallarmè nel suo Coup de dé e seguito da Guillaume Apollinaire nei suoi Calligrammi. Per questo la sua creazione prende la forma di un collage realizzato con testi e immagini stampate. Kolar è l’unico ad aver realizzato tre mostre personali al Guggenheim Museum di New York. Muore a Praga nell’estate del 2002

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