La meccanica dei mostri. Da Carlo Rambaldi a Makinarium
Dal 22 ottobre 2019 al 6 gennaio 2020
a cura di Claudio Libero Pisano
Palazzo delle Esposizioni
Via Nazionale, 194 - 00184
Roma
A Palazzo delle Esposizioni prosegue il percorso iniziato con Sublimi Anatomie che ha come fil rouge l’osservazione scientifica o immaginifica, realistica o simbolica, del corpo umano.
Dal 22 ottobre 2019 al 6 gennaio 2020
a cura di Claudio Libero Pisano
Palazzo delle Esposizioni
Via Nazionale, 194 - 00184
Roma
A Palazzo delle Esposizioni prosegue il percorso iniziato con Sublimi Anatomie che ha come fil rouge l’osservazione scientifica o immaginifica, realistica o simbolica, del corpo umano.
Apre al pubblico la mostra La meccanica dei mostri. Da Carlo Rambaldi a Makinarium a cura di Claudio Libero Pisano.
Carlo Rambaldi (1925-2012) è l’uomo degli effetti speciali, colui che ne ha trasformato il ruolo stesso: da elementi di contesto a protagonisti dei film. Le sue creature sono divenute un mondo riconosciuto e amato, molti film sono identificati con esse, ET, King Kong, Alien sono solo alcuni. Ma già prima di Hollywood, Rambaldi era uno dei maggiori esponenti degli effetti speciali in tutto il cinema di genere. Suoi sono i soldati alieni nel film cult Barbarella di Roger Vadim con una giovanissima Jane Fonda. Sua è la paternità del Pinocchio di Luigi Comencini, realizzato in meccatronica e che garantiva alla marionetta movimenti a distanza mai visti per quell’epoca.
Dopo aver lavorato con i maggiori registi italiani - Lucio Fulci, Lamberto Bava, Pupi Avati, Dario Argento - nella metà degli anni ‘70 si trasferisce negli Stati Uniti, dove collaborerà con i maggiori registi dello Star System Hollywoodiano, Steven Spielberg, Ridley Scott, Oliver Stone, Andrzej Zulawki, David Linch. Negli anni americani vincerà ben tre premi Oscar.
La tradizione artigianale italiana legata alla capacità ingegneristica hanno reso Carlo Rambaldi il maggior esponente della meccatronica negli effetti speciali nel Cinema, e la capacità tecnica di rendere realistico qualsiasi personaggio una sua nota distintiva. Con lui gli effetti speciali hanno finito di essere solo trucco scenico e sono diventati parte integrante della narrazione filmica.
La tradizione artigianale italiana legata alla capacità ingegneristica hanno reso Carlo Rambaldi il maggior esponente della meccatronica negli effetti speciali nel Cinema, e la capacità tecnica di rendere realistico qualsiasi personaggio una sua nota distintiva. Con lui gli effetti speciali hanno finito di essere solo trucco scenico e sono diventati parte integrante della narrazione filmica.
La mostra racconta la storia di Rambaldi indissolubilmente legata a quella del Cinema mondiale. Sono stati ritrovati tutti i materiali, le annotazioni e le diverse versioni delle sue creature più note. Per l’occasione saranno mostrati al pubblico i bozzetti che hanno portato alla versione definitiva di ET, gli studi su King Kong e molto altro, come i progetti tecnici sulle movimentazioni dei diversi personaggi.
La mostra documenta anche le generazioni successive a Rambaldi e, come queste, dopo gli anni del boom del digitale, siano tornate alla meccatronica associata al digitale.
Il gruppo Makinarium, tra i più importanti al mondo di questo settore, ha restaurato le opere di Rambaldi in mostra (tra le quali il monumentale drago e la pulce del film Il racconto dei racconti di Matteo Garrone) e una sezione documenta il loro lavoro nel cinema oggi. Esiste una continuità tra il maestro ferrarese e le tecniche usate oggi per gli effetti speciali. Le tecniche costruttive di alcuni mostri della factory Makinariun hanno incredibili similitudini con le creature che hanno caratterizzato il cinema negli anni Settanta e Ottanta.
Il gruppo Makinarium, tra i più importanti al mondo di questo settore, ha restaurato le opere di Rambaldi in mostra (tra le quali il monumentale drago e la pulce del film Il racconto dei racconti di Matteo Garrone) e una sezione documenta il loro lavoro nel cinema oggi. Esiste una continuità tra il maestro ferrarese e le tecniche usate oggi per gli effetti speciali. Le tecniche costruttive di alcuni mostri della factory Makinariun hanno incredibili similitudini con le creature che hanno caratterizzato il cinema negli anni Settanta e Ottanta.
Quello che la mostra vuole documentare è la continuità di un’eccellenza del nostro paese che oggi coniuga in modo virtuoso le proprie capacità artigianali con le più sofisticate tecniche del digitale. Nel periodo espositivo saranno organizzati eventi collaterali fra cui talk con esperti del settore e la rassegna cinematografica L’inventore di illusioni dedicata alla filmografia di Rambaldi, che permette la riscoperta, oltre ai film più noti e che lo hanno portato a vincere ben tre premi Oscar, di collaborazioni eccezionali con i più grandi maestri del nostro cinema, quali Fellini, Pasolini, Ferreri, Argento.
La rassegna, curata dal Palazzo delle Esposizioni in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale, presenterà la maggior parte dei titoli in programma nel formato
La rassegna, curata dal Palazzo delle Esposizioni in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale, presenterà la maggior parte dei titoli in programma nel formato
originale, la pellicola 35 mm.
Mostra promossa da
Roma Capitale – Assessorato alla Crescita culturale
Azienda Speciale Palaexpo
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Roma Capitale – Assessorato alla Crescita culturale
Azienda Speciale Palaexpo
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