PROTAGONISTI. I ritratti del fotoreporter Sandro Becchetti a Castiglione del Lago
Mostra fotografica a cura di Luigi Petruzzellis
Dal 29 settembre all' 8 dicembre 2019
Palazzo della Corgna
Castiglione del Lago (Pg)
«Questa per me è stata la fotografia: la menzogna, una componente essenziale della verità. Le mie macchine fotografiche contenevano - per me, intendo dire - tutte le immagini possibili, ma come le platoniche ombre contenevano anche il loro contrario»
Dicotomico, talvolta criptico, il rapporto tra Sandro Becchetti e la fotografia è caratterizzato da scontri e incontri, da una ricerca spasmodica di una realtà altra, di una dimensione che sfugge all'occhio umano, che è inafferrabile e indefinibile e proprio per questo affascinante nel suo essere misteriosa. Una realtà che cela qualcosa d'altro; ecco l'epifania del mistero: in questo senso ogni fotografia che tenta di contenere la realtà presenta tutte le immagini alternative, diapositive di tante realtà possibili, comprendenti il loro contrario.
Il dialogo tra Sandro Becchetti e la fotografia entra nelle sale di Palazzo della Corgna a Castiglione del Lago. La mostra autunnale dal titolo “Sandro Becchetti. Protagonisti” e sarà visitabile dal 29 settembre all'8 dicembre 2019, in un percorso per immagini che si propone come un vero e proprio viaggio fotografico nella storia della cultura del nostro Paese.
Personaggi noti e meno noti, della politica, dello spettacolo, dello sport, ritratti in oltre quaranta anni di attività del fotoreporter romano per conto di quotidiani, periodici, agenzie di stampa nazionali e per riviste internazionali e televisioni, si alternano a volti di perfetti sconosciuti mettendo a fuoco sguardi, particolari dell’abbigliamento o della corporeità, focus sulla partecipazione sociale, sul mondo del lavoro, sui disagi non solamente umani ma anche di animali e perfino di città. Tra i personaggi “illustri” spiccano i ritratti di Federico Fellini, Alfred Hitchcock, Moira Orfei, Claudia Cardinale, Pier Paolo Pasolini, Andy Warhol, Joe Cocker, Ugo Tognazzi ed altri.
«La fotografia è un'arte? Penso solo, in proposito, che avendo avuto la possibilità di acquistare in due rate una vecchia Retina, ad un certo punto trovai più interessante fotografare gli uomini che i monumenti romani»
La maestria di Becchetti nasce dalla tecnica unita ad un'acuta sensibilità: utilizzando un combinato disposto di sapiente tecnica fotografica in bianco e nero (metodo che a suo giudizio consentiva a ciascuno di poter dare la propria interpretazione dell’immagine) e una sensibilità decisamente fuori dal comune, ha eccelso proprio nel saper condensare in un singolo scatto l’anima più profonda del “protagonista”. Ne è un esempio Moira Orfei, il cui volto è immortalato ritratto su un manifesto affisso ad un bandone, ovvero l’icona che forse identifica più di tutte Moira Orfei con il Circo; o nel caso del celebre pugile Monzon, il cui volto reale per Becchetti non è il viso ma il pugno chiuso che lo ha reso un campione.
Nato a Roma nel 1935, Sandro Becchetti inizia l'attività di fotografo professionista a partire dalla seconda metà degli anni Sessanta. Ha collaborato con periodici, quotidiani, agenzie di stampa nazionali, riviste internazionali e televisioni. Nella terra d’origine della sua famiglia, l’Umbria, ha trascorso gli ultimi anni di vita.
La mostra è promossa dal comune di Castiglione del Lago e organizzata da Sistema Museo e Cooperativa Lagodarte, in collaborazione con Aurora Group e con Gianna Bellavia.
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