Mostre Perugia: Madonna col Bambino attribuita a Pinturicchio alla Galleria Nazionale dell'Umbria

Madonna col Bambino attribuita a Pinturicchio
Dal 10 Agosto fino al 26 Gennaio 2020 
Galleria Nazionale dell'Umbria
Palazzo dei Priori
Corso Vannucci, 19 ‒ 06123 
Perugia


“È bello che anche opere abituate da sempre a mostrarsi nell’intimità delle raccolte private possano godere di un pubblico più vasto, come accadrà per qualche mese alla splendida Madonna col Bambino la cui pertinenza con la raccolta della Galleria Nazionale dell’Umbria è palesemente testimoniata dalle tante consorelle che la accolgono dalle pareti del museo”.

Con queste parole Marco Pierini, Direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria, ha accolto all’interno del museo il prezioso dipinto attribuito al Pinturicchio recuperato dal Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dopo trent’anni dal furto, perpetrato ai danni di un collezionista perugino nel 1990. Al termine di una fruttuosa indagine con complesse diramazioni internazionali, coordinata dal celebre reparto dei Carabinieri che da cinquant’anni collabora con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, prima di essere restituito ai legittimi proprietari il dipinto sarà esposto al pubblico fino al 6 gennaio 2020 nella sala 24 del percorso museale, accanto alla pala di Santa Maria de’ Fossi e al gonfalone proveniente dalla Chiesa di sant’Agostino.

Una nuova occasione, dunque, per accendere un riflettore su Bernardino di Betto, Bartolomeo Caporali e Fiorenzo di Lorenzo, i tre autori a cui si collega la vicenda storico-critica di questa tavola e, più in generale, sulla scena artistica perugina degli anni ’80 del Quattrocento, pronta a fare propri i  modelli di Verrocchio -  tra i quali, appunto, le fortunate “madonne del davanzale” alle quali s’ispira questa preziosa tempera - importati in città per il tramite di Pietro Vannucci appena reduce dalla sua formativa esperienza fiorentina. Questa temporanea esposizione dell’opera costituisce, dunque, non soltanto un’occasione, quasi un “caso di scuola”, per valorizzare il percorso espositivo permanente del museo ma il suo avventuroso ritrovamento e le questioni attributive che la riguardano sono destinati a  stimolare curiosità e confronti di sicuro interesse tanto per il pubblico e quanto per gli studiosi.

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