Pasqua nell'Arte: Crocifissione e Giudizio finale di Jan van Eyck
Quest'anno si celebra il pittore fiammingo Jan Van Eyck. Rubens nel 2018 e Bruegel nel 2019, Jan Van Eyck fa il suo ingresso chiudendo il progetto Flemish Masters 2018-2020. Sono molte le mostre che dovranno inaugurare e che, a seguito dell'emergenza Coronavirus, stanno rimodulando il proprio programma predisponendo visite online e posticipando inaugurazioni in vista di nuovi e positivi scenari che permetteranno nuovamente l'inclusione di persone nei musei.
In questa sede si vuole rendere omaggio a uno dei più grandi pittori fiamminghi rappresentante del periodo conosciuto come Rinascimento Fiammingo, Jan Van Eyck attraverso una delle opere emblematiche della sua arte, Crocifissione e Giudizio finale.
Olio su tela, trasferito da tavola di legno - Jan van Eyck e bottega, Olandese, ca. 1390-1441- 56,5 x 19,7 cm ciascuno |
Gli studiosi hanno ipotizzato che i due pannelli potrebbero essere stati in origine parti di un trittico di più ampio respiro ma non ci sono fonti certe al riguardo. Nel diciannovesimo secolo i dipinti furono trasferiti dal pannello alla tela.
Osservando l'opera, si possono distinguere tre sezioni nella Crocifissione: la prima mostra le donne piangenti, tra cui Maria crollata sul terreno roccioso, il suo viso quasi invisibile sotto il mantello blu, la seconda mette in scena, ai piedi delle croci, la rappresentazione dei soldati, figure con turbanti dall'aspetto fiammingo a cavallo, la terza parte si esplica nella raffigurazione dei tre uomini crocifissi.
Uno degli aspetti più vividi della Crocifissione riguarda la profondità del paesaggio che si estende dietro ed oltre le croci, indice di una notevole prospettiva spaziale di Van Eyck.
Il Giudizio Universale è organizzato in modo più gerarchico indicando, a partire dall'alto, le figure di maggiore importanza. I testi biblici sulle cornici originali si riferiscono specificamente alle scene rappresentate, stabilendo un gioco tra parola e immagine che sarebbe stato ammirato dai contemporanei. Cristo come giudice in posizione preminente mentre l'arcangelo Michele controlla gli inferi. Accanto a Gesù incontriamo la Vergine Maria e Giovanni Battista i quali sembrano fluttuare sopra a coloro che sono stati ammessi in Paradiso. Nella parte inferiore il buio regna negli inferi, ove patiscono i condannati per l'eternità. Lo scheletro della Morte funge da barriera tra il mondo degli inferi e quello paradisiaco ma anche da ingresso per coloro che dovranno soffrire all'inferno.
Precisione compositiva ed esattezza pittorica: sono solo alcuni degli aspetti che, da sempre, hanno affascinato spettatori e studiosi. Il pittore belga Luc Tuymans, in un'intervista del 2007 con Udo Kittelmann, lodando l'arte di Jan van Eyck, disse che dopo il rinascimento fiammingo e soprattutto dopo Jan van Eyck, ogni artista non può che essere un dilettante.
Per ulteriori dettagli, il video con il commento critico della curatrice Maryan W. Ainsworth sull'opera di Jan van Eyck The Crucifixion; The Last Judgment
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