Trame di donne: cosa accade quando a parlare sono le donne e la loro voce diventa parola scritta?
Trame di donne
Incontri online in collaborazione con la Libreria Italiana Lussemburgo
Da Virginia Woolf a Marguerite Yourcenar, da Nathalie Sarraute a Marguerite Duras e Alba de Céspedes, da Natalia Ginzburg a Oriana Fallaci e Dacia Maraini fino ad Annie Ernaux, premio Nobel per la Letteratura 2022: una galleria di scrittrici che hanno saputo trasformare la narrazione imponendo la propria voce e reinventando gli stili, facendosi portatrici di un inedito punto di osservazione del mondo, quello che prevede un patto rinnovato tra realtà e letteratura.
Un ciclo di incontri che prevede l'analisi e il commento dei libri e della lingua di queste autrici.
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20
febbraio 2023 dalle 20:00 alle 21:30
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6
marzo 2023 dalle 20:00 alle 21:30
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27
marzo 2023 dalle 20:00 alle 21:30
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17
aprile 2023 dalle 20:00 alle 21:30
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8
maggio 2023 dalle 20:00 alle 21:30
Programma
Autobiografia femminile: storia e cenni di critica letteraria
(lunedì 20
febbraio)
Parlare di scrittura e autobiografia femminile significa
intraprendere un viaggio che dalla storia passa alla società per poi affondare
nella letteratura. Si delimiterà questo viaggio, da un punto di vista
temporale, ai secoli XIX-XX con alcuni accenni al periodo contemporaneo. Si
osserveranno le difficoltà di una trattazione storiografica dell’autobiografia
femminile e di come ci sia, ancora, una certa diffidenza quando si parla di
scrittura unita alla voce delle donne. Da dove nasce la scrittura come racconto
dell’io, come luogo di affermazione e di resistenza? Quando diventa presa di
coscienza di un sentire che non è quello maschile? Analizzando alcuni racconti
di Momenti di essere e brani tratti da Una stanza tutta per sé e vedremo,
quindi, come Virginia Woolf introduce la riflessione sul ruolo della donna e
sul rapporto donna-scrittura.
Da Virginia Woolf a Marguerite Yourcenar, da Nathalie Sarraute a Marguerite Duras e Alba de Céspedes, da Natalia Ginzburg a Oriana Fallaci e Dacia Maraini fino ad Annie Ernaux, premio Nobel per la Letteratura 2022: una galleria di scrittrici che hanno saputo trasformare la narrazione imponendo la propria voce e reinventando gli stili, facendosi portatrici di un inedito punto di osservazione del mondo, quello che prevede un patto rinnovato tra realtà e letteratura. Un ciclo di incontri che prevede l'analisi e il commento dei libri e della lingua di queste autrici.
La scrittura in prima persona e il patto autobiografico
(lunedì 6 marzo)
Alla scoperta dell'autobiografia impersonale di Marguerite
Yourcenar. Anche lei, come Woolf, nel corso della sua vita ha riflettuto sul
ruolo della donna. A partire dal suo celebre discorso in occasione del suo
ingresso all'Académie française, si leggeranno brani tratti dalla trilogia Il
labirinto del mondo osservando come, attraverso uno stile unico, Yourcenar
riesca a condurci come scrittrice e come donna nella sua vita utilizzando una
forma impersonale.
Prima che spariscano: dall'io di Nathalie Sarraute alla voce di Marguerite Duras e di Alba de Céspedes
(lunedì 27 marzo)
Scavare per portare a galla i ricordi della propria infanzia.
Quello di Nathalie Sarraute è un lavoro introspettivo violento, di strappo e
cuciture tra il ricordo e la sua rielaborazione, tra il visibile e
l'invisibile. Sarraute sfida il genere autobiografico, elaborando un nuovo modo
di narrare l'io e la materia mnemonica. Si leggerà Infanzia per capire da
dove nasca il suo bisogno di immergersi e riemergere dal ricordo materno e di
confrontarsi con la figura onnipresente della madre. L’analisi condurrà verso
altre due scrittrici a lei contemporanee, Marguerite Duras e Alba de Céspedes.
Assonanze e corrispondenze tra queste autrici che hanno fatto dell'io e della
propria vita il fulcro della loro ricerca letteraria.
Scrittura dell'io e del noi in alcune delle voci italiane più rappresentative
(lunedì 17 aprile)
Partendo dalla citazione di Oriana Fallaci, «chi scrive si
serve anzitutto di se stesso», si andrà ad esplorare la scrittura di Natalia
Ginzburg (nel suo capolavoro, Lessico famigliare, da «leggersi come un
romanzo») e il suo modo di scrivere la storia personale espandendo il discorso
alla storia collettiva, l'io che diventa "noi" seppur consapevolmente
ancorato alla realtà conosciuta. Tutto questo apre la porta su un'altra
scrittrice che ha proprio chiesto ai lettori di essere letta come un romanzo:
Dacia Maraini. Si entrerà nel vivo della sua scrittura, dello stile, dei
personaggi, dell'intreccio tra letteratura e vita.
Dall'autobiografia all'auto-socio-biografia
(lunedì 8 maggio)
Concluderemo questo viaggio con Annie Ernaux, insignita del
Nobel per la Letteratura, colei che ha riscritto il genere autobiografico con
una scrittura coraggiosa, politica, chirurgica, etnografica e fotografica.
Leggeremo alcuni brani tratti dai suoi celebri libri, vedremo le connessioni
tra gli eventi raccontati entrando nel cuore del suo stile e componendo una
mappa di quello che potrebbe essere il corpus letterario di Ernaux. Si andranno
a delineare gli eventuali punti di contatto con le autrici fin qui incontrate.
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