--Verso la Giornata internazionale dei diritti delle donne--
Nel mese di maggio del 1969 presso l'Emmanuel College di Boston si svolse la "Conferenza per la Liberazione Femminile". Tra gli svariati eventi in programma, spiccava un seminario intitolato "Donne e i loro Corpi". Qui, un gruppo di donne condivise le proprie esperienze con gli operatori sanitari, esprimendo la frustrazione per la mancanza di conoscenze riguardanti il proprio corpo, il corpo delle donne.
Le discussioni e i temi emersi durante il seminario ispirarono le partecipanti a fondare il "Gruppo dei Dottori", precursori del Boston Women’s Health Book Collective. Il loro obiettivo era approfondire la comprensione del corpo femminile, della sessualità e delle relazioni, creando uno spazio inclusivo per la condivisione di esperienze e informazioni.
Ben presto si rese evidente che le informazioni condivise all'interno del gruppo avrebbero avuto un impatto ancora maggiore se avessero raggiungessero un pubblico più vasto, composto non solo da donne, ma anche da uomini e professionisti medici. Questo atteggiamento sfidava l'establishment medico e mirava a migliorare le cure mediche rivolte alle donne.
Nel 1970, il collettivo si unì alla New England Free Press per pubblicare un libro intitolato "Women and Their Bodies", composto da 193 pagine di carta da giornale pinzata. La pubblicazione fu rivoluzionaria per la sua franchezza nel trattare argomenti come la sessualità e l'aborto (all'epoca illegale negli Stati Uniti), e per il suo prezzo accessibile di soli 75 centesimi.
Questo lavoro collettivo coinvolse dodici autrici: Ruth Bell Alexander, Pamela Berger, Vilunya Diskin, Joan Ditzion, Paula Doress-Worters, Miriam Hawley, Elizabeth MacMahon-Herrera, Judy Norsigian, Jane Pincus, Wendy Sanford, Norma Swenson e Sally Whelan. Ognuna di loro affrontò un tema specifico, impegnandosi a consultare medici ed esperti per garantire informazioni accurate e dettagliate.
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