“Qualsiasi
sia il fiume a cui ci abbeveriamo, dimenticare non cancella il nostro passato.
Nasconde soltanto i rottami che ci portiamo dietro nella prossima vita”
--Melissa Febos, Girlhood
(Nottetempo, 2023, traduzione di Federica Principi, illustrazioni di Forsyth Harmon)--
Otto saggi legati tra loro da una
prosa lirica e al tempo stesso brutale nella sua onestà, otto saggi che
indagano le tracce impresse sui nostri corpi dalla cultura patriarcale che ci
plasma dalla nascita. Scavando nelle esperienze della sua adolescenza e prima
giovinezza, Febos spinge chi legge ad un continuo confronto con la propria storia. Fondendo memoria personale e critica sociale, Febos offre
un ritratto vivido e potente della condizione femminile e della lotta per
l'autodeterminazione a partire dalla scoperta del proprio corpo prima che fosse
disciplinato da una cultura patriarcale.
Rinunciamo a qualcosa di noi stessi, del nostro io e del
nostro corpo, per far parte di una società con la quale condividere dei valori.
Ma a quale prezzo? Febos esprime con forza la sua lotta, che diventa anche la
nostra, invitandoci a riflettere profondamente sulle concessioni fatte in nome
della conformità sociale e culturale.
“Tutto ciò che so sul sesso”, dice Melissa Febos, “me l’hanno insegnato il capitalismo e il patriarcato”